Tributi News del 24 Ottobre 2022

Intelligenza artificiale al test delle applicazioni nella giustizia. La pace fiscale mette nel mirino lo stralcio delle mini cartelle. Servizi pubblici online solo per quattro italiani su 10. Giustizia tributaria fase 2, tavolo tecnico per il passaggio dei giudici. Il periodo emergenziale allunga i termini. Sono tassative le cause di non punibilità. Assenza temporanea del destinatario, senza prove la notifica è inesistente. Avvisi di tributi locali, fa fede la consegna. Beni merce, esenzione Imu condizionata. Compensazione slegata dalla prescrizione. Due case? Due esenzioni Imu. Imu dei coniugi, rimborsi più rapidi con la prova bollette. Imu, la giustizia tributaria si adegua velocemente alla nuova definizione di abitazione principale dettata dalla Consulta. Obiettivo economia circolare.

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Intelligenza artificiale al test delle applicazioni nella giustizia

di Claudia Morelli

L’applicazione dell’intelligenza artificiale (Ia) nella giustizia sta cominciando a muovere i primi passi anche in Italia. Al momento non ci sono applicazioni intensive di tool al settore giudiziario. Ci sono piuttosto sperimentazioni. Sogei è a sua volta coinvolta nel progetto Pro.di.g.it di Mef e Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, che si sviluppa su più fronti, compreso quello della costruzione di una banca dati delle sentenze tributarie di merito, da interrogare con sistemi algoritmici.

La pace fiscale mette nel mirino lo stralcio delle mini cartelle

Non c’è due senza tre. Il nuovo Governo, nel dossier di una più ampia pace fiscale, mette in agenda un’altra operazione di stralcio integrale delle mini cartelle. Un’ipotesi che si pone in scia alle cancellazioni – seppur con regole differenti – messe in atto nell’ultima legislatura.

Le cifre e le annualità

Sono necessarie, però, almeno due ordini di valutazioni. Da un lato, il livello a cui sarà fissata l’asticella dei mini-debiti da stralciare, cioè l’importo che farà scattare la cancellazione. Dall’altro, gli anni che saranno oggetto del condono. Sono entrambi fattori legati a doppio filo ai margini di finanza pubblica, con cui governo e maggioranza dovranno fare i conti.

La nuova rottamazione

la nuova misura allo studio prevede il pagamento integrale delle imposte dovute e un forfait del 5% per sanzioni e interessi; il piano dei versamenti degli importi dovuti sarà rateizzato in almeno cinque anni; si punta ad azzerare le posizioni dei decaduti dalle precedenti sanatorie.

Servizi pubblici online solo per quattro italiani su 10

Solo il 40% degli utenti di internet italiani fa ricorso ai servizi pubblici digitali, rispetto ad una media Ue del 65%. Ma tale indicatore ha registrato una crescita considerevole negli ultimi due anni, con un aumento di 10 punti percentuali tra il 2020 e il 2022. l’Italia rappresenta la terza economia dell’Ue per dimensioni, i progressi che saranno compiuti lungo la penisola nei prossimi anni nella trasformazione digitale saranno cruciali per consentire all’intera unione di conseguire gli obiettivi del decennio digitale per il 2030. Dagli indicatori del 2022 emerge che l’Italia sta colmando il divario rispetto all’Unione europea in termini di competenze digitali di base, anche se ancora oltre metà dei cittadini non dispone neppure di competenze digitali di base.

Giustizia tributaria fase 2, tavolo tecnico per il passaggio dei giudici

E’ previsto per la prossima settimana l’avvio di un tavolo tecnico (si ipotizza subito dopo l’assetto definitivo della compagine di governo) tra gli esponenti del ministero dell’economia (la direzione per la giustizia tributaria) e il consiglio di presidenza della giustizia tributaria per buttare giù la fase due della quinta giurisdizione. In cima alla lista delle cose (provvedimenti) da attuare c’è l’interpello per il transito dei giudici delle altre magistrature, ordinaria, amministrativa contabile e militare nella neonata magistratura tributaria.

Il periodo emergenziale allunga i termini

A i fini della decadenza dei termini di accertamento, rettifica e liquidazione, ricompresi tra l’8 marzo e il 31 dicembre 2020, la normativa introdotta in periodo emergenziale (dl n. 34/2020, art. 157 comma 1) prevede un termine per la notifica degli atti di accertamento e di rettifica maggiore a quello di emissione. Termine di emissione che, pena la decadenza, rimane fissato al 31 dicembre 2020. Sono le motivazioni della sentenza n. 1495/2022 emessa dalla sezione sesta della Commissione tributaria provinciale di Bari depositata in segreteria il 19 settembre scorso.

Sono tassative le cause di non punibilità

A i sensi dell’art. 6 del dlgs n. 472/1997, sono tassative le cause di non punibilità della condotta del contribuente meritevoli di non essere assoggettate a sanzioni, non potendo tra esse ricomprendersi ogni condotta dalla quale genericamente si evinca un’assenza di intento fraudolento. Sono i chiarimenti resi dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 25607/2022, depositata lo scorso 31 agosto.

Assenza temporanea del destinatario, senza prove la notifica è inesistente

La Commissione tributaria regionale della Puglia con la sentenza n. 2387/26/2022 (presidente e relatore Ventura) ha affermato che la notifica delle cartelle di pagamento in caso di irreperibilità relativa del destinatario, temporaneamente assente al momento della consegna, è inesistente se nel corso del giudizio l’amministrazione finanziaria non fornisce la prova di aver rispettato la sequenza procedurale normativa.

Avvisi di tributi locali, fa fede la consegna

Per il soggetto pubblico notificante un avviso di accertamento per tributi locali, il momento nel quale si deve considerare perfezionata la notifica dell’atto, ai fini del rispetto del termine decadenziale previsto dall’art. 1, comma 161, del dlgs n. 296/2006, è quello della consegna dell’atto all’ufficiale giudiziario. È stato il canone applicato nella sentenza n. 1590/08/2022 della Ctr del Lazio, depositata in segreteria il 5 aprile scorso.

Beni merce, esenzione Imu condizionata

I fabbricati destinati alla vendita dall’impresa che li ha costruiti sono esenti dall’Imu a condizione, tuttavia, che gli stessi immobili non siano locati e che sia presentata dichiarazione attestante il possesso dei requisiti e gli identificativi catastali. Lo ha stabilito la sezione terza della Commissione tributaria regionale di Roma (relatore Caso, presidente Terrinoni) nella sentenza n. 4132/2022 del 27 settembre scorso.

Compensazione slegata dalla prescrizione

L’ accoglimento del ricorso dovuto alla dichiarata prescrizione della pretesa non integra una delle ipotesi legittimanti la compensazione delle spese di lite, poiché l’atto portante un credito tributario prescritto pone comunque il contribuente in condizione di dover necessariamente impugnarlo per impedirne la definitività, sicché non si pone affatto in deroga al generale criterio della soccombenza. È ciò che ha precisato la Ctr del Lazio nelle motivazioni della sentenza n. 1815/02/2022, depositata lo scorso 20 aprile.

Due case? Due esenzioni Imu

di Sergio Trovato

Doppia esenzione Imu in presenza dei requisiti, senza discriminazioni tra coppie. Il legislatore deve assicurare lo stesso trattamento alle coppie sposate e a quelle che hanno costituito un’unione civile, rispetto a coloro che hanno scelto un rapporto di convivenza. Non è ammissibile che le coppie che hanno formalizzato il loro rapporto siano penalizzate e non possano fruire due volte dell’esenzione dal pagamento dell’imposta municipale qualora abbiano per vari motivi fissato la residenza e la dimora in due luoghi diversi, così come già avviene per i conviventi di fatto. Dunque, sono incostituzionali le disposizioni di legge che in passato e anche con l’ultimo intervento normativo hanno limitato l’agevolazione fiscale a un solo immobile.

Imu dei coniugi, rimborsi più rapidi con la prova bollette

di Dario Aquaro e Cristiano Dell’Oste

Non è un “liberi tutti” quello annunciato dalla Corte costituzionale per i coniugi che abitano in case diverse. Chi ha versato l’imposta è ora autorizzato a chiedere il rimborso (la domanda si può fare entro cinque anni dal versamento). In generale, è chi fa l’istanza a dover dimostrare il proprio diritto. Ma come documentare l’effettiva dimora? La prova più semplice è quella tramite le bollette delle utenze domestiche (acqua, elettricità, gas). Anche i documenti periodici riportano la sintesi dei consumi annui. La scelta del medico di base è un altro elemento che può comprovare il fatto che la residenza non è fittizia.

Imu, la giustizia tributaria si adegua velocemente alla nuova definizione di abitazione principale dettata dalla Consulta

di Pasquale Mirto

La Corte di giustizia tributaria di primo grado di Modena si adegua velocemente, con sentenza n. 418/2022, depositata il 21 ottobre, alla nuova definizione di abitazione principale dettata dalla Corte costituzionale. Molto opportunamente il giudice tributario tiene conto del fatto che i Comuni, nel notificare gli atti di accertamento in caso di spacchettamento della famiglia, con i coniugi residenti in Comuni diversi, in realtà si sono adeguati a quello che era un consolidato orientamento della Corte di cassazione. Pertanto, ad avviso della Cgt di Modena «l’avviso di accertamento va annullato ma le spese compensate per la novità intervenuta a seguito dell’intervento della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità delle norme, in esito alle quali il Comune, per di più sulla base di giurisprudenza di legittimità consolidata, ha dovuto emettere l’avviso, per non incorrere in responsabilità».

Obiettivo economia circolare

di Vincenzo Dragani

Sarà il 2023 l’anno della messa a regime di importanti innovazioni normative in campo ambientale.

Fiscalità e rifiuti. Con i provvedimenti satellite della legge di bilancio 2023, si apprende dal cronoprogramma Mite, arriverà una rimodulazione degli interventi statali per spingere verso il recupero dei rifiuti e frenarne lo smaltimento. Tra le agevolazioni fiscali per il recupero si annunciano proposte normative per crediti di imposta relativi a prodotti riciclati e materiali di recupero. Tra le misure opposte figurano invece la soppressione di alcuni sussidi ambientalmente dannosi, come l’Iva agevolata al 10% per le prestazioni di gestione di rifiuti urbani e speciali finalizzati allo smaltimento in discarica o l’incenerimento ed il tributo ridotto al 20% della tariffa ordinaria per i rifiuti smaltiti in impianti di incenerimento senza recupero di energia.

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=8gTsYqr6jTM

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu

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