tributi news del 17 maggio 2022

Liti fiscali, è scontro sul giudice professionale. Giustizia tributaria a rischio di paralisi con la riforma. Attività industriali tenute al pagamento della Tari sulle superfici nelle quali si producono rifiuti urbani. Tari più alta per il bed and breakfast: produce più rifiuti di un’abitazione.

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Liti fiscali, è scontro sul giudice professionale

di Ivan Cimmarusti

Sull’istituzione del magistrato tributario «professionale» è polemica. Un boccone troppo amaro per gli attuali giudici «onorari». A ciò va aggiunto un altro tema bollente: l’età pensionabile, spostata dai 75 anni previsti dalla normativa del 1992 ai 70 (si veda il commento in basso), in linea con la giurisdizione ordinaria.

Giustizia tributaria a rischio di paralisi con la riforma

di Domenico Chindemi

Lo schema di disegno di legge sulla giustizia tributaria, predisposto dalla apposita commissione mista Mef – Giustizia, prevede, come quasi unanimamente auspicato, il passaggio da una magistratura onoraria ad una professionale, sia pure gradualmente, nell’arco di sette anni. Non vengono, invece, individuate efficaci misure per ridurre il preoccupante arretrato della Corte di cassazione se non il “brodino caldo” dell’istanza di prelievo, del tutto inutile per eliminare significativamente l’arretrato. Le note dolenti sono rappresentate soprattutto dalla fase transitoria, con la riduzione dell’età a 70 anni (dagli attuali 75) che avrebbe per effetto la decapitazione della quasi totalità delle presidenze delle Commissioni tributarie regionali e di gran parte delle provinciali. Le attuali Commissioni tributarie hanno, pur con alcune criticità, il non trascurabile vantaggio di essere la giustizia più celere di tutta la Ue.

Attività industriali tenute al pagamento della Tari sulle superfici nelle quali si producono rifiuti urbani

di Stefano Baldoni 

Le attività industriali sono tenute al pagamento della Tari, con riferimento alle superfici in cui si producono rifiuti urbani. Questo è quanto ha deciso il Tar Campania, con la sentenza n. 2928/2022. non tutti i rifiuti prodotti dalle attività industriali sono speciali, ma solo quelli che non rientrano nella definizione di rifiuto urbano. Con conseguente applicazione del tributo con riferimento a tutte le superfici nelle quali, per la loro destinazione, si producono rifiuti urbani (come uffici, mense, spacci, eccetera). Di questo avviso è anche il Tar della Campania che, scrutinando un regolamento comunale nel quale è evidenziata la possibilità di assoggettare a Tari anche le attività industriali per la produzione di rifiuti urbani, ha affermato che quest’ultimi «possono essere generati anche all’interno dei capannoni nei quali si esercita l’attività industriale e dal cui processo deriva certamente la produzione di rifiuti speciali, senza che ciò possa escludere in via assoluta anche il prodursi di rifiuti urbani».

Tari più alta per il bed and breakfast: produce più rifiuti di un’abitazione

di Annarita D’Ambrosio

Legittimo l’avviso di pagamento Tari inviata ad un bed and breakfast con applicazione della tariffa maggiorata riservata alle attività alberghiere. La sentenza della Cassazione 15545/2022 secondo la quale i Comuni possono stabilire particolari tariffe per la Tari delle unità immobiliari adibite a b&b, considerato che l’attività in questione dà luogo all’ospitalità e somministrazione di alimenti e bevande con produzione di rifiuti superiore rispetto all’utenza residenziale. Per la Cassazione occorre verificare le modalità di svolgimento dell’attività di b&b, ovvero la qualità e quantità di rifiuti prodotti e non la destinazione d’uso dell’immobile. i Comuni possono applicare tariffe differenziate per l’uso che dell’immobile si fa, a prescindere dalla sua destinazione catastale. 

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D.M. 20 luglio 2021 – Specifiche tecniche per l’invio telematico delle delibere regolamentari e tariffarie relative alle entrate tributarie degli enti locali – Guida operativa

Pef, Regolamenti e Tariffe – Per il 2022 sul termine di approvazione prevale la regola ordinaria del 31 maggio

Nel caos della sovrapposizione di competenze sulla Tari si inserisce anche l’incertezza della diversa previsione dei termini per l’approvazione di pef, regolamenti e tariffe Tari. La regola derogatoria che fissa il possibile adempimento al 30 aprile è facoltativa e recessiva rispetto a quella ordinaria che invece sposta il termine di approvazione del bilancio di previsione al 31 maggio

https://ntplusdiritto.ilsole24ore.com/art/pef-regolamenti-e-tari–il-2022-termine-approvazione-prevale-regola-ordinaria-31-maggio-AEBCkOUB

AUDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI SU FINANZA TERRITORIALE E FEDERALISMO FISCALE

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