tributi news del 11 maggio 2023

Rottamazione anche in comune. Decreto bollette, rottamazione più ampia per tasse e multe dei Comuni. Tasse e multe, per i Comuni si allarga la rottamazione delle cartelle. Rottamazione quater: la prima o unica rata si paga al 31 ottobre. Crediti, Corte conti col ministero. Notifica PEC: invalida se non presente in pubblici registri. La decisione della Corte tributaria di Catanzaro.

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Rottamazione anche in comune

di Andrea Bongi

Porte aperte alla rottamazione e al saldo e stralcio anche per le regioni e gli enti locali. Gli enti territoriali potranno introdurre le suddette sanatorie, sia nel caso di riscossione diretta dei loro carichi sia in caso di affidamento del servizio di riscossione ai soggetti privati iscritti nell’apposito albo istituito dall’articolo 35 del dlgs n.446 del 1997. Gli enti territoriali, potranno dunque adottare, in base alle forme stabilite dalla legislazione vigente per l’adozione dei propri atti, le suddette definizioni agevolate rifacendosi agli analoghi istituti previsti dalla legge di bilancio 2023. Tutto ciò per effetto di un apposito emendamento approvato dalle commissioni finanze e affari sociali della Camera dei deputati in sede di conversione in legge del dl 34/2023.

Decreto bollette, rottamazione più ampia per tasse e multe dei Comuni

di Giovanni Parente

Spetterà, infatti, a una delibera (da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl Bollette) indicare il numero di rate e le scadenze, le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di aderire alla definizione agevolata, i termini per la presentazione dell’istanza. Istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento ma anche l’impegno a rinunciare ai contenziosi eventualmente pendenti a riguardo. La delibera dovrà indicare il termine entro il quale l’ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l’importo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza. Come per la rottamazione nei confronti dell’agente pubblico della riscossione, in caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento dell’unica rata ovvero di una delle rate in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme, la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza (che sono sospesi a seguito della domanda) per il recupero delle somme oggetto della richiesta. In questo caso, i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo totale dovuto.

Tasse e multe, per i Comuni si allarga la rottamazione delle cartelle

di Andrea Carli e Marco Mobili

Le modifiche al decreto bollette, di fatto prevedono che per i debiti di importo residuo fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, che risultano dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, l’annullamento automatico si applica alle sole somme dovute, alla stessa data, a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora. Inoltre la cancellazione del debito non riguarda la quota capitale e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione degli atti di pagamento, che restano integralmente dovuti. In sostanza la quota della multa va sempre pagata.

Rottamazione quater: la prima o unica rata si paga al 31 ottobre

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.L. n. 51 del 2023, viene formalizzata la proroga dei termini della rottamazione quater, già anticipata dal MEF con il comunicato del 21 aprile. La manifestazione della volontà di procedere alla definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dovrà essere resa entro il 30 giugno 2023 (anziché entro il 30 aprile) e la comunicazione, da parte dell’agente della riscossione, delle somme dovute potrà avvenire entro il 30 settembre 2023 (anziché entro il 30 giugno). Il termine di pagamento delle somme dovute o della prima rata slitta dal 31 luglio al 31 ottobre 2023.

Crediti, Corte conti col ministero

Ministero della Giustizia e Corte dei conti insieme nell’attività di recupero crediti derivanti dai provvedimenti emessi dagli organi di giurisdizione contabile. A prevederlo è un accordo sottoscritto dal capo di gabinetto del ministro della Giustizia, Alberto Rizzo, e dal segretario generale della Corte dei conti, Franco Massi, il 3 maggio. Obiettivo, la collaborazione tra la Corte e via Arenula per la gestione dei crediti derivanti dalle sentenze emesse dalle articolazioni centrali e regionali della Corte conti, prevedendo modalità di recupero che coinvolgano la Corte d’appello di Roma quale soggetto competente alla gestione delle attività connesse alla riscossione, affidate dal Mingiustizia a Equitalia giustizia Spa, organismo in house del ministero, in un’ottica di semplificazione amministrativa, contabile e di reingegnerizzazione del procedimento di recupero, realizzando economie di scala.

Notifica PEC: invalida se non presente in pubblici registri. La decisione della Corte tributaria di Catanzaro

di Angelo Lucarella*

“La notificazione della cartella e/o altro atto esattoriale può essere eseguita esclusivamente utilizzando un indirizzo di posta elettronica certificata del notificante risultante da pubblici elenchi”

Così afferma la Corte di giustizia tributaria di primo grado di Catanzaro con la sentenza n. 1190, dep. 26.04.2023, accogliendo il ricorso di una società avverso una intimazione di pagamento dell’Agenzia delle Entrate Riscossione in relazione a Irap, Iva, Diritti camerali, ecc.

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