Tributi news del 19 aprile 2023

Enti, meno incognite sui conti. Processo tributario: udienze da remoto anche su richiesta di una sola delle parti. Rottamazione cerca rinvio. Imu, pronto il rimborso 2023 ai Comuni terremotati dal 2012 di Emilia-Romagna e Lombardia per il minor gettito. Imu, ruralità agganciata a soli criteri oggettivi. Obbligo dichiarativo per le aree pertinenziali. Legittima la riduzione TARI in caso di mancato svolgimento del servizio anche se non prevista dal regolamento del Comune. Cerca sentenze della Cassazione in tilt

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Enti, meno incognite sui conti

Il riparto è stato approvato senza l’accordo con Anci. Il Mef ha infatti deciso di andare avanti sulla propria strada non accogliendo le richieste dell’Associazione dei comuni che aveva più volte espresso parere negativo sulla Nota metodologica di riparto dei fondi approvata il 27 febbraio scorso con il voto negativo di Anci e Upi (si veda ItaliaOggi del 28 febbraio). L’Anci aveva chiesto l’eliminazione del taglio da “spending review informatica” per il triennio 2023-2025, disposto dal comma 850 dell’articolo 1 della legge n. 178 del 2020, per un ammontare annuo di 100 milioni di euro a carico dei comuni e di 50 milioni di euro a carico di Città metropolitane e province. Il Mef ha deciso di non accogliere le tesi dell’Associazione dei comuni ritenendo la ripartizione del Fsc coerente con il sistema perequativo che, in attuazione della legge delega sul federalismo fiscale (l.42/2009) e dell’art.119 Cost., prevede il superamento della spesa storica (che premia i comuni più ricchi ma anche quelli più spendaccioni e meno virtuosi) con il più equo parametro del combinato disposto di fabbisogni standard e capacità fiscale.

Processo tributario: udienze da remoto anche su richiesta di una sola delle parti

Processo tributario sempre meno in presenza e sempre più telematico. La legge delega per la riforma fiscale spinge verso la digitalizzazione del processo con la previsione che la discussione dell’udienza da remoto possa essere richiesta anche da una sola delle parti costituite, con istanza da notificare alle altre parti, fermo restando il diritto di queste ultime di partecipare in presenza. Restano comunque da risolvere le criticità relative ai collegamenti con le sedi delle varie Corti di Giustizia tributaria, che richiedono un forte potenziamento strutturale. All’insegna dell’informatizzazione del contenzioso tributario anche l’utilizzo obbligatorio di modelli predefiniti per la redazione di atti processuali, verbali d’udienza e provvedimenti giurisdizionali.

Rottamazione cerca rinvio

Rottamazione quater in cerca di proroga: il differimento della scadenza per l’invio delle domande è (ancora) sui tavoli del ministero dell’economia e delle finanze. Tra difficoltà informatiche, errori nei prospetti informativi e le interazioni con le altre sanatorie, non risulta assolutamente improbabile la proroga del termine per l’invio delle istanze di adesione alla quarta definizione delle cartelle esattoriali attualmente fissato per il prossimo 2 maggio (da normativa il 30 aprile ma cadendo di domenica ed essendo 1 maggio festivo si arriva a tale data). Il differimento è ancora in fase di valutazione da parte del ministero per cui attualmente non vi è neanche una ipotetica nuova data di riferimento

Imu, pronto il rimborso 2023 ai Comuni terremotati dal 2012 di Emilia-Romagna e Lombardia per il minor gettito

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 90/2023 il decreto del Capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell’Interno, di concerto con il Direttore generale delle finanze del ministero dell’Economia e delle finanze, 4 aprile 2023, relativo al «Rimborso ai Comuni delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia del minor gettito Imu, per l’anno 2023, derivante dall’esenzione per gli immobili ubicati nelle zone colpite dal sisma del 20 e del 29 maggio 2012, distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, in quanto inagibili totalmente o parzialmente». Si tratta di una somma complessiva di 6.313.320,34 euro, secondo gli importi indicati pro quota nell’allegato 1 al decreto.

Imu, ruralità agganciata a soli criteri oggettivi

La ruralità dei fabbricati strumentali guarda a soli criteri oggettivi. L’articolo 9, comma 3-bis, del dl 557/1993, reca una definizione ai fini fiscali di fabbricati rurali strumentali allo svolgimento dell’attività agricola «ancorata esclusivamente a parametri di carattere obiettivo e che non contempla parametri a base soggettiva». Il comune, pertanto, non può imporre alcun requisito soggettivo in capo al soggetto passivo Imu o al diverso conduttore. L’ulteriore conferma giunge dalla sentenza 315/1/2023 del 28 marzo con cui il Tar Toscana ha annullato un regolamento Imu nella parte in cui prevedeva, per l’applicazione dell’aliquota agevolata ex articolo 1, comma 750, della legge 160/2019, che gli immobili in argomento, classificati nella categoria catastale D/10 o, se in diversa categoria, in possesso dell’annotazione di ruralità, fossero utilizzati da un possessore/conduttore «in grado di provare l’esistenza di un reddito da lavoro derivante dallo svolgimento di attività agricola e la presenza dei requisiti di imprenditore agricolo professionale previsti dall’art. 1 del d.lgs. 99/2004». Si tratta di vicenda dibattuta per la confusione spesso creatasi con i requisiti di ruralità abitativa (art. 9, c. 3, Dl 557/1993), tra cui alcuni di carattere soggettivo.

Obbligo dichiarativo per le aree pertinenziali

Le aree pertinenziali di fabbricati, per potere beneficiare dell’esclusione dall’Imu, soggiacciono all’obbligo dichiarativo. Questo è il consolidato principio ribadito dalla Corte di cassazione, con la sentenza n. 6281/2023.

La Corte ha altresì sottolineato l’obbligo della dichiarazione da parte del contribuente, a pena di decadenza, non potendosi poi contestare solo nel giudizio la sussistenza di un vincolo di pertinenzialità non esplicitato nella stessa (Cassazione nn. 27573/2018, 13017/2012). Ciò in quanto, pur essendo stato eliminato nell’Imu in molti casi l’obbligo dichiarativo, permangono sempre gli adempimenti previsti in materia di riduzione del tributo. Obbligo che è stato bene evidenziato anche dal Dm di approvazione della dichiarazione Imu del 2012.

Legittima la riduzione TARI in caso di mancato svolgimento del servizio anche se non prevista dal regolamento del Comune

La specifica riduzione della TARI di cui all’ art.1 comma 657 della Ln°147/2013 è dovuta in favore del contribuente che concretizza il presupposto d’imposta, per il solo fatto che il servizio di raccolta, pur debitamente istituito e regolarmente attivato nel perimetro comunale, non venga poi concretamente svolto dall’ente locale in una determinata zona del territorio comunale, purché trattasi di una zona particolarmente estesa. E’ quanto ha disposto la Suprema Corte di Cassazione in occasione della Sentenza N°8851 del 29 marzo 2023. Si tratta di un orientamento giurisprudenziale ormai prevalente con il quale i Giudici della Corte, prescindendo dalle possibili previsioni regolamentari disposte dall’ente impositore, legittimano l’applicazione della tariffa ridotta a mq nel caso in cui “di fatto” il servizio di raccolta non viene effettuato dal Comune in favore dell’utenza.

Cerca sentenze della Cassazione in tilt

Cerca sentenze» della Cassazione è in tilt da giorni. Il sito web sul quale è possibile reperire e scaricare le pronunce della suprema Corte è «temporaneamente sospeso per attività di verifica sulla anonimizzazione dei provvedimenti pubblicati», come si legge nella sezione del portale dedicata alla ricerca delle sentenze. Una situazione che ha portato anche al lancio di una petizione online per richiedere il ripristino del servizio. A lanciare la petizione è stata la pagina Facebook «Avvocati», che conta oltre 60 mila iscritti.

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