TRIBUTI NEWS 29 APRILE 2024

Atti, schemi e Pvc emessi da domani Il rinvio delle tariffe Tari al 30 giugno manda in fuorigioco i Comuni al voto Tari, la categoria per le attività non è applicabile alle pertinenze abitative Adempimenti ad hoc in caso di trasferimento

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Atti, schemi e Pvc emessi da domani:

Pvc compresa). Le nuove disposizioni trovano applicazione per gli «atti emessi dal 30 aprile 2024»: previsione non certo immune da problematiche. Si ricorderà che il concetto di «atto emesso» ha già avuto una sua rilevanza a proposito della famosa “scissione decadenziale” degli atti impositivi di cui all’articolo 157 del Dl 34/2020. In tale occasione si è giunti alla conclusione (anche da parte della prassi) che si dovevano ritenere tali quelli «firmati e protocollati» dall’Agenzia (circolare 25/E/2020, risposta 3.10.6). Sicché, con riferimento alle nuove regole previste dal Dlgs 13/2024 (e dall’articolo 7 del Dl 39/2024), si dovranno ritenere emessi da domani gli atti impositivi – ad esempio, i nuovi atti di recupero – che sempre da domani verranno firmati e protocollati dall’ufficio. Occorre però comprendere quando si intende emesso il nuovo schema di atto, propedeutico al contraddittorio preventivo, nonché i Pvc, per i quali trova applicazione, sempre per quelli «emessi» da domani, la nuova possibilità di adesione.

Il rinvio delle tariffe Tari al 30 giugno manda in fuorigioco i Comuni al voto

Il termine del 30 aprile previsto dal Dl 228/2021 per approvare i piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani, le tariffe e i regolamenti della Tari e della tariffa corrispettiva sta per essere differito al 30 giugno con un emendamento governativo al Dl 39/2024 che dovrebbe essere approvato già domani per dar tempo all’amministrazione finanziaria di chiarire il nuovo quadro con circolare. Restano fermi i termini di pagamento delle rate già stabiliti con regolamento comunale. La scelta del 30 giugno non è delle più felici, perché per i Comuni che dovranno eleggere i nuovi sindaci e andranno al ballottaggio è quasi impossibile che al 30 giugno vi sia un consiglio comunale, considerando che la prima seduta va convocata entro 10 giorni dalla proclamazione degli eletti. E le tariffe della Tari vanno approvate in consiglio. Senza un ulteriore slittamento del termine del 30 giugno, si potrebbe sostenere che l’approvazione delle tariffe rientri tra gli atti urgenti e improrogabili che possono essere adottati dai consigli comunali uscenti (articolo 38, comma 5, Tuel).

Tari, la categoria per le attività non è applicabile alle pertinenze abitative

Non è possibile applicare alle pertinenze delle abitazioni la categoria Tari prevista per depositi e autorimesse delle utenze non domestiche, essendo vietato ai Comuni intervenire sul presupposto della tassa determinando una modifica della fattispecie imponibile. È quanto affermato dalla Cassazione con un decreto del 19 aprile 2024 che definisce il giudizio secondo la proposta del relatore, applicando le regole della riforma Cartabia, ritenendo illegittimo il regolamento comunale Tari nella parte in cui prevede che alle pertinenze delle abitazioni (cantine, garage e depositi) si applica la categoria 3 (autorimesse e magazzini) delle utenze non domestiche di cui al Dpr 158/1999

Adempimenti ad hoc in caso di trasferimento

I l deposito della relata di notifica di una cartella la quale si limiti a riportare che il contribuente risulti “trasferito” senza alcun altro adempimento da parte del notificante rende nullo il procedimento di notifica di quell’atto con dovuto conseguente annullamento del successivo. Si tratta di quanto considerato nella sentenza n. 3280/2023 della Cgt di II grado del Lazio, depositata il 31 maggio del 2023.

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