Tributi news del 09 maggio 2023

La semplificazione fiscale riparta dalla modulistica. Indebolito chi non impugna l’intimazione di pagamento. Catasto meno incongruo. Frazionamento enti urbani, le istruzioni per il Catasto. Comune parte nel processo sebbene l’accertamento sia emesso dal concessionario – La pertinenza sconta l’Imu salvo sterilizzare permanentemente l’edificabilità. Dichiarazione Imu, il nuovo modello ha quattro quadri. Non profit, modello Imu al 30 giugno.

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La semplificazione fiscale riparta dalla modulistica

Con la fatturazione elettronica, i corrispettivi telematici e l’interoperabilità delle banche dati è necessario mettere in cura dimagrante le dichiarazioni. La semplificazione della modulistica per ottemperare agli obblighi dichiarativi è infatti una delle priorità della riforma fiscale varata recentemente dall’esecutivo. Nell’ottica di rendere meno gravosi gli adempimenti a carico dei contribuenti, tra i principi generali del nuovo diritto tributario nazionale la legge delega, pone, quale principio e criterio direttivo generale della riforma fiscale, la revisione degli adempimenti dichiarativi con la riduzione degli oneri documentali e con il rafforzamento del divieto posto a carico dell’amministrazione finanziaria, di richiedere al contribuente documenti già in suo possesso (c.d. principio dello once only)

Indebolito chi non impugna l’intimazione di pagamento

La mancata impugnazione di una intimazione di pagamento comporta il difetto di interesse a proporre querela di falso nella lite, originata dal rilascio di un estratto di ruolo e dalla contestazione della omessa notifica delle cartelle prodromiche. Questa è la conclusione emessa dalla Corte di giustizia tributaria di II° grado della Basilicata (sent. n. 35/2023). Il processo sottostante si incentrava in una vicenda dove la parte contribuente insisteva per la sospensione del processo di appello avendo proposto querela di falso, innanzi al tribunale competente, in relazione al fatto che alcune cartelle (la cui conoscenza era avvenuta tramite rilascio di estratto di ruolo) erano state notificate, mediante consegna a due persone, qualificate come “dipendenti”, sebbene costoro non avessero mai rivestito tale qualifica

Catasto meno incongruo

Un freno ai disallineamenti tra catasto terreni e fabbricati prima della loro completa fusione all’interno dell’unico Sistema Integrato del Territorio (SIT). Nel caso specifico dei c.d. enti urbani, quelle particelle che quando edificate sono sottratte all’aggiornamento al catasto terreni ma che proseguono il loro censimento nel catasto fabbricati. Le indicazioni sono state fornite ieri dall’Agenzia delle entrate con la circolare n. 11/2023, che propone anche alcuni schemi con esempi di casi pratici. Come spiega l’amministrazione nel documento di prassi, questo si rende necessaria per rispondere ad alcuni quesiti ad essa giunti in merito alle procedure di aggiornamento del catasto terreni e del catasto fabbricati, con particolare riferimento agli enti urbani.

Frazionamento enti urbani, le istruzioni per il Catasto

Si parla di frazionamento di enti urbani, ad esempio, quando viene effettuato l’ampliamento della sede stradale sulla quale affaccia la porzione di un terreno. La circolare 11/E chiarisce quando va presentata una richiesta di aggiornamento geometrico del Catasto terreni (con la procedura Pregeo) o quando occorre effettuare direttamente l’aggiornamento al Catasto fabbricati (con la procedura Docfa)

Comune parte nel processo sebbene l’accertamento sia emesso dal concessionario – La pertinenza sconta l’Imu salvo sterilizzare permanentemente l’edificabilità

La Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Lombardia respinge la richiesta di inammissibilità per difetto di legittimazione passiva. I giudici (Di Ruggiero, presidente e relatore), nella sentenza n. 1447/2023, depositata il 14 aprile 2023, ribadiscono che il Comune è parte appellata nel processo, sebbene l’avviso di accertamento sia stato emesso dal concessionario. Già in primo grado, era prevalso tale orientamento, nonostante l’articolo 10, comma 1, del Dlgs 504/92 stabilisca che: «Sono parti nel processo dinanzi alle corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado oltre al ricorrente, l’ufficio dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, gli altri enti impositori, l’agente della riscossione ed i soggetti iscritti nell’albo di cui all’articolo 53 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, che hanno emesso l’atto impugnato (…)»

Dichiarazione Imu, il nuovo modello ha quattro quadri

Per gli enti non commerciali arriva il nuovo modello dichiarativo Imu, in vista della scadenza del 30 giugno. Con il decreto del 4 maggio , il ministero dell’Economia (Mef) aggiorna il documento tenendo conto delle novità che hanno toccato l’Imu durante l’emergenza Covid. Sotto un profilo soggettivo, saranno tenuti a presentare il nuovo modello tutti gli enti pubblici e privati che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale e che possiedono ed utilizzano gli immobili per tali finalità.

Non profit, modello Imu al 30 giugno

Dichiarazione Imu, pronto il modello per gli enti non commerciali. E’ stato approvato il nuovo modello che recepisce i sostegni introdotti durante la pandemia, il modello dovrà essere utilizzato già in occasione della prossima scadenza del 30 giugno 2023. Lo segnala Fisco Oggi la rivista telematica dell’agenzia delle entrate. Il modello e le relative specifiche a firma del direttore del dipartimento delle finanze Giovanni Spalletta sono state pubblicate, sul sito del dipartimento delle Finanze. Si tratta del decreto direttoriale del 4 maggio 2023, che approva il nuovo modello di dichiarazione Imu destinato agli enti non commerciali, insieme a istruzioni e a specifiche tecniche. L’aggiornamento del modulo, che sostituisce il precedente approvato con decreto Mef del 26 giugno.

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