Contribuenti senza più interesse a difendersi. Gli effetti dell’emendamento Pittella. Fabbricati rurali, vale il catasto. Imposta di soggiorno, le Faq alimentano dubbi. Tasse locali, chiusura agevolata.
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Contribuenti senza più interesse a difendersi. Gli effetti dell’emendamento Pittella
di Angelo Lucarella*
Il contribuente anche se la cartella è invalidamente notificata o nulla o inesistente, deve aspettare un pignoramento, una istanza di fallimento o ad altro atto della esecuzione esattoriale per potersi difendersi con vivo interesse ad agire. È la sostanza decisionale a cui perviene la Cassazione con l’ordinanza n. 27925 del 14.09.2022, dep. 23.09.2022, assumendosi venuto meno qualsiasi interesse a difendersi da parte del cittadino per effetto del sopravvenuto emendamento Pittella diventato legge con n. 215/2021. Ed infatti, i Supremi giudici affermano nella decisione in esame quanto segue: “Questo collegio deve tuttavia preliminarmente vagliare se il ricorso introduttivo, con cui si è impugnato l’estratto di ruolo e la cartella di pagamento in esso indicato, sia ammissibile o meno per carenza di interesse ad una tutela immediata a fronte di un ruolo e di una cartella che il contribuente medesimo assume invalidamente notificata, o non affatto notificata”.
Fabbricati rurali, vale il catasto
di Sergio Trovato er ottenere l’agevolazione Imu sui fabbricati rurali conta solo la categoria catastale o l’annotazione di ruralità. Il potere di controllo, a campione, delle autocertificazioni allegate alle domande per il riconoscimento della ruralità spetta all’Agenzia delle entrate. Non ha alcuna rilevanza la dimostrazione della destinazione degli immobili all’esercizio dell’attività agricola. Non si può fruire del beneficio fiscale fornendo solo la prova che l’immobile è strumentale all’attività agricola. Lo ha affermato la Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Toscana, quinta sezione, con la sentenza 1079 del 30 settembre 2022.
Imposta di soggiorno, le Faq alimentano dubbi
Docente e membro; Gruppo Tecnico Tributi Anutel
Della serie: quando le risposte alle Faq, anziché dipanare dubbi, ne alimentano altri. È ciò che è avvenuto con le Faq pubblicate dal Mef il 19 settembre, relative al nuovo obbligo dichiarativo dell’imposta di soggiorno ai sensi del dm del 29/4/2022, scaduto il 30 settembre per le annualità 2020 e 2021. Il ministero, in particolare, nelle Faq 8 e 9, in cui si chiedeva se fosse obbligatoria la presentazione del modello ministeriale anche nei casi in cui si fosse già presentato il mod. 21 o la rendicontazione telematica per gli anni 2020/2021, risponde ritenendo non necessario “ripresentare” la dichiarazione per chi ha già presentato la “dichiarazione/comunicazione” prevista dai regolamenti comunali.
Tasse locali, chiusura agevolata
di Mario Daniele Rossi
L’estensione ai tributi comunali della definizione agevolata delle vertenze pendenti in Cassazione è una facoltà riservata alla regolamentazione locale. È questo il principio ricavabile dall’ultimo comma, art. 5, della legge n.130/2022 con la quale, nell’ambito della riforma della giustizia tributaria, è stato previsto un meccanismo di abbattimento del rilevante contenzioso pendente presso la Suprema Corte. Vi è da chiarire innanzitutto che mentre per tutti i tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate la norma introduce e disciplina nel dettaglio la definizione agevolata, per quanto riguarda gli enti locali, nel rispetto della autonomia fissata dai principi costituzionali, la legge 130 fa rinvio alle “forme previste dalla legislazione vigente per l’adozione dei propri atti”. Questo significa che i comuni (ma anche province e regioni) potranno applicare l’istituto mediante deliberazione degli organi consiliari con la quale dovrà approvarsi un apposito regolamento.