Tributi news del 06 ottobre 2022

Alla riforma fiscale le briciole. Inflazione e versamenti trascinano le entrate. Dal 1° gennaio 2024 dati dei pagamenti on line al Fisco.

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Alla riforma fiscale le briciole

Opportuno è ricordare che la legge di bilancio 2021 (legge 178/2020) all’articolo 1 commi da 1 a 4 ha istituito un apposito fondo per dare attuazione agli interventi in materia di riforma del sistema fiscale introducendo al contempo un meccanismo di alimentazione delle stesso. Per espressa previsione normativa infatti, precisamente al comma 3 della citato articolo 1, a partire dall’anno 2022 posso essere indirizzate al fondo unicamente le risorse stimate come maggiori entrate permanenti derivanti dal miglioramento dell’adempimento spontaneo dei contribuenti (la tax compliance).

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Inflazione e versamenti trascinano le entrate

Entrate tributarie in crescita del 13,4% grazie all’inflazione e alle mancate proroghe tributarie. Nel periodo gennaio-agosto 2022 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 343.704 milioni di euro, con un incremento di 40.692 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+13,4%). «Il significativo incremento di gettito registrato nel periodo in esame», spiega il ministero dell’economia nella nota di ieri, «è influenzato principalmente da tre fattori: dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, dagli effetti del dl. 34/2020 (c.d. “decreto Rilancio”) e del dl. 104/2020 (c.d. decreto Agosto), che nel biennio 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari e, infine, dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell’Iva».

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Dal 1° gennaio 2024 dati dei pagamenti on line al Fisco

Di Matteo Rizzi

Dati delle carte di credito comunicati al fisco per contrastare le frodi Iva sugli acquisti online. L’Agenzia delle entrate si prepara a raccogliere i dati. Il primo gennaio 2024 entrerà infatti in vigore la direttiva 2020/284 (recepita nella legge di delegazione europea 53/2021) per la lotta contro le frodi transnazionali Iva nell’e-commerce. Le direttiva prevede l’obbligo di comunicazione in capo ai prestatori di servizi di pagamento e l’istituzione del sistema elettronico centrale dell’Unione Europea di informazione sui servizi di pagamento (Cesop). Una mossa che, secondo le stime della commissione europea, permetterà di raccogliere almeno 1,2 miliardi di euro in tutta l’Unione. Saranno comunicati i dati di tutti i commercianti che ricevono almeno 25 pagamenti transfrontalieri a trimestre, vale a dire un numero di operazioni che, con ogni probabilità, indica lo svolgimento di una attività economica da parte del beneficiario. In vista di tale appuntamento, ha comunicato il Mef, il 23 settembre scorso si è tenuta una conferenza organizzata dalla commissione europea.

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