tributi news del 31 agosto 2022

Il Fisco a caccia a immobili fantasma con recupero di evasione da 86 mln. Definizione a zero della sanzione se l’obbligazione è stata soddisfatta (in qualsiasi modo). Sanatoria anche dopo la cartella al cessionario. Imu, ripartito il rimborso del minor gettito ai Comuni terremotati dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Curatori fallimentari tenuti alla dichiarazione Imu, così le istruzioni ministeriali del nuovo modello. Rifiuti, sulla determinazione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento molti enti ancora al palo.

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Il Fisco a caccia a immobili fantasma con recupero di evasione da 86 mln

Cristina Bartelli

Agenzia delle entrate a caccia di immobili fantasma. E mini recuperi di evasione da 86 mln di euro, l’anno. Sono questi alcuni degli elementi che si ricavano dalla convenzione triennale dell’agenzia delle entrate con il ministero dell’economia che sarà presentata ai sindacati il prossimo 2 settembre. L’Agenzia evidenzia nel documento che: «Il sistema informativo del patrimonio immobiliare italiano riveste un ruolo strategico per un moderno governo del territorio, i cui benefici sono riconducibili sia in ambito tributario, mediante una più equa imposizione del carico fiscale, sia in quello civile per la gestione delle emergenze e delle attività di supporto ad altre pubbliche amministrazioni. Il terzo obiettivo dell’area strategica persegue il miglioramento del sistema informativo del patrimonio immobiliare attraverso l’implementazione del livello di integrazione e di informatizzazione delle banche dati ipo-catastali e cartografiche.

Definizione a zero della sanzione se l’obbligazione è stata soddisfatta (in qualsiasi modo)

di Antonella Lucarelli

La definizione della sanzione a zero presuppone che l’obbligazione tributaria principale sia stata soddisfatta. E ciò a prescindere dalla modalità con cui si è proceduto: annullamento dell’atto impositivo, conciliazione giudiziale o stragiudiziale, definizione agevolata, pagamento del tributo. A fornire questo principio è l’ordinanza 23801/2022 della Cassazione.

Sanatoria anche dopo la cartella al cessionario

di Laura Ambrosi e Antonio Iorio

Era definibile la lite pendente relativa ad una cartella impugnata dal cessionario di un’azienda, anche nel caso in cui, in precedenza, gli sia stato notificato l’avviso di accertamento emesso nei confronti della società debitrice cedente l’azienda In questa ipotesi, infatti, per la cessionaria, la cartella riveste anche la natura di atto impositivo trattandosi del primo provvedimento impugnabile. A fornire questo interessante principio è la Cassazione ( sentenza 25486).

Imu, ripartito il rimborso del minor gettito ai Comuni terremotati dell’Emilia Romagna e della Lombardia

È in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, 5 agosto 2022, sul rimborso ai Comuni delle Regioni Emilia Romagna e Lombardia del minor gettito Imu, per l’anno 2022, derivante dall’esenzione per gli immobili ubicati nelle zone colpite dal sisma del 20 e del 29 maggio 2012, distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, in quanto inagibili totalmente o parzialmente. Lo ha annunciato la Direzione Centrale della Finanza Locale del Viminale.

Curatori fallimentari tenuti alla dichiarazione Imu, così le istruzioni ministeriali del nuovo modello

di Mario Daniele Rossi

Le istruzioni ministeriali allegate al decreto con il quale è stato approvato il nuovo modello di dichiarazione Imu confermano che i curatori della liquidazione giudiziale (nuova denominazione del fallimento) e i commissari liquidatori della liquidazione coatta amministrativa sono i soggetti tenuti a presentare ai Comuni questo documento per conto della società sottoposta alla procedura. Il chiarimento risulta di particolare utilità tenuto conto del fatto che a seguito dell’entrata in vigore della nuova Imu a partire dal 2020 per effetto della legge di bilancio 160/2019, che aveva “mandato in soffitta” la precedente versione del tributo operante dal 2011, era sorto il dubbio in ordine alla permanenza in capo ai curatori di detto obbligo.

Rifiuti, sulla determinazione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento molti enti ancora al palo

di Alessandro Maestrelli e Nicola Tonveronachi

Il termine per l’invio ad Arera delle determinazioni tariffarie di accesso gli impianti di trattamento dei rifiuti per il quadriennio 2022-2025, fissato dall’Arera stessa al 30 aprile 2022 (articolo 7.6, lettera b), della deliberazione n. 363/2021/R/Rif) è ormai spirato.

A differenza però del Pef-Tari, il cui termine di approvazione è stato differito al 31 agosto 2022 per effetto dell’ennesima proroga al termine di approvazione del bilancio di previsione 2022-2024, e che risulta ormai approvato dalla stragrande maggioranza degli enti, le determinazioni tariffarie sugli impianti di trattamento risultano approvate da un esiguo numero di soggetti.

A differenza del Pef-Tari dove il soggetto preposto all’approvazione del Pef è identificato nell’ente territorialmente competente, ovverosia l’Egato, in caso contrario la Regione o la Provincia autonoma o altri enti, mentre per le tariffe di accesso agli impianti Arera ha identificato un altro soggetto, che può essere lo stesso Etc del Pef-Tari o altro. Si tratta dell’organismo territorialmente competente, vale a dire «l’Ente territorialmente competente.

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