tributi news del 13 maggio 2022

I siti della p.a. si rifanno il look. Riscossione coattiva – L’istanza di ammissione al concordato preventivo preclude azioni esecutive e cautelari anche dell’Ader. Rottamazione flop: solo il 50% torna alle rate. Certificazione della perdita di gettito Covid per l’anno 2021. Addizionali su, ma senza paletti. Tariffe Tari, serve l’istruttoria. Incompatibile chi rateizza la multa.

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I siti della p.a. si rifanno il look

di Massimiliano Finali

Ammonta a 400 milioni di euro lo stanziamento, nell’ambito del Pnrr, dedicato al miglioramento dei siti web delle pubbliche amministrazioni e dei servizi digitali per il cittadino. Il bando, lanciato dal dipartimento per la trasformazione digitale guidato dal ministro Vittorio Colao attua la misura 1.4.1 “esperienza del cittadino nei servizi pubblici” del Pnrr. Il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di soggetti attuatori ubicati nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Sono invitati a presentare proposte a valere sul bando esclusivamente i comuni, i quali possono presentare una sola domanda ciascuno.

Riscossione coattiva – L’istanza di ammissione al concordato preventivo preclude azioni esecutive e cautelari anche dell’Ader

di Giuseppe Durante

La richiesta formale del debitore per l’ammissione alla procedura pre-fallimentare del concordato preventivo, preclude la notifica di cartelle di pagamento da parte dell’Agenzia delle entrate riscossione, in osservanza a quanto espressamente disposto dall’ art.168 della L.F . E’ quanto ha sancito la Suprema Corte di Cassazione in occasione della Sentenza n.13831 del 3 maggio 2022. In particolare, con riferimento alla questione impositiva posta al vaglio di Legittimità, gli Ermellini si sono pronunciati in merito alla illegittimità della cartella di pagamento notificata al contribuente da parte dell’AdER, cartella di pagamento risultata postuma rispetto alla richiesta formale del debitore di ammissione alla concordato preventivo.

Rottamazione flop: solo il 50% torna alle rate

di Marco Mobili e Giovanni Parente

La riapertura della pace fiscale per chi non aveva versato le rate del 2020 si è rivelata un flop. Meno della metà dei 532mila contribuenti che il Parlamento (con l’ok del Governo) aveva voluto mettere in pista durante la conversione del decreto Sostegni ter non ha colto questa opportunità. Il termine per rimettersi in corsa, grazie ai 5 giorni di tolleranza e ai sabati e alle domeniche, è scaduto il 9 maggio.

Certificazione della perdita di gettito Covid per l’anno 2021

di Ortensio Fabozzi – Rubrica a cura di Ancrel

La Ragioneria generale dello Stato già nel mese di febbraio, al fine di facilitare le simulazioni di calcolo per la compilazione dei modelli Excel, ha reso disponibili sul proprio sito istituzionale i dati definitivi relativi alle voci di entrata presenti nel predetto modello Covid 19/2021, ciò anche per gli adempimenti connessi alla rappresentazione dei dati nel prospetto del risultato di amministrazione relativo al rendiconto di gestione 2021, il cui termine è spirato il 30 aprile 2022.

Addizionali su, ma senza paletti

di Francesco Cerisano

Un piccolo freno agli aumenti dell’addizionale Irpef nei comuni con i conti in rosso. I sindaci saranno sì tenuti a incrementare l’addizionale se vorranno sottoscrivere i patti salva-conti con il governo, ma non dovranno deliberare necessariamente aumenti minimi dello 0,2% (come previsto nel testo bis del dl Aiuti della scorsa settimana, si veda ItaliaOggi del 6 maggio). Uno scenario che avrebbe spinto l’Irpef comunale all’1% nei 14 capoluoghi di provincia (Salerno, Chieti, Potenza, Rieti, Vibo Valentia, Lecce, Catanzaro, Andria, Alessandria, Avellino, Agrigento, Frosinone, Brindisi e Nuoro) e nei 5 comuni sede di città metropolitana (Milano, Genova, Firenze, Catania e Venezia) interessati dalla misura in quanto registrano un disavanzo pro capite superiore a 500 euro o un debito pro capite superiore a 1.000 euro.

Tariffe Tari, serve l’istruttoria

di Sergio Trovato

Sono illegittime le tariffe Tari senza un’adeguata istruttoria. Il comune non può limitarsi a riproporre acriticamente le stesse tariffe deliberate per l’anno precedente senza alcuna motivazione. Lo ha stabilito il Tribunale amministrativo regionale della Campania, prima sezione, con la sentenza 2851 del 26 aprile 2022.

Incompatibile chi rateizza la multa

La definizione del piano di rateizzazione di una sanzione amministrativa con il proprio comune, rende incompatibile la carica del consigliere-assessore. Incompatibilità, infatti, permane fino al pagamento dell’ultima rata. In questo caso, suggerisce il ministero dell’Interno (parere del 3 maggio 2022), spetta al Consiglio comunale attivare la procedura di verifica dell’incompatibilità offendo, tuttavia, al consigliere un tempo congruo per saldare l’intero debito.

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il weby night del lunedì su “il nuovo regolamento dell’albo della riscossione prospettive e criticità

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D.M. 20 luglio 2021 – Specifiche tecniche per l’invio telematico delle delibere regolamentari e tariffarie relative alle entrate tributarie degli enti locali – Guida operativa

SENTENZE & TRIBUTI LA NEWSLETTER DEL SABATO

Pef, Regolamenti e Tariffe – Per il 2022 sul termine di approvazione prevale la regola ordinaria del 31 maggio

Nel caos della sovrapposizione di competenze sulla Tari si inserisce anche l’incertezza della diversa previsione dei termini per l’approvazione di pef, regolamenti e tariffe Tari. La regola derogatoria che fissa il possibile adempimento al 30 aprile è facoltativa e recessiva rispetto a quella ordinaria che invece sposta il termine di approvazione del bilancio di previsione al 31 maggio

https://ntplusdiritto.ilsole24ore.com/art/pef-regolamenti-e-tari–il-2022-termine-approvazione-prevale-regola-ordinaria-31-maggio-AEBCkOUB

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