Tributi news del 08 maggio 2024

Superbonus, pressing per il 50% ai Comuni del gettito sui controlli. Gli atti esclusi dal contraddittorio preventivo – Nota di approfondimento sul DM del Mef. I nuovi modelli per la dichiarazione Imu.

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Superbonus, pressing per il 50% ai Comuni del gettito sui controlli

Controlli dei Comuni sulle frodi del superbonus con il riconoscimento di una quota che potrà arrivare fino al 50% del gettito recuperato. Salvitti punta molto su un coinvolgimento dei Comuni nel contrasto alle frodi sul superbonus. Tra le ipotesi su cui sta lavorando con il ministero dell’Economia si potrebbe arrivare al 50% della partecipazione dei Comuni nel gettito recuperato. Una quota che potrebbe risultare attrattiva per spingere i sindaci a mettere in campo le risorse umane necessarie a effettuare le verifiche sul territorio. Tra i temi principali da valutare, come ammesso dallo stesso Salvitti, restano poi le estensioni delle norme per zone colpite dal sisma, interventi per le barriere architettoniche e per le Onlus. La traccia segnata dal decreto, che punta a chiudere la stagione della cessione dei crediti, è quella di un sentiero strettissimo per le modifiche.

Gli atti esclusi dal contraddittorio preventivo – Nota di approfondimento sul DM del Mef

In data 24 aprile 2024 è stato emanato il decreto del Mef che individua gli atti dell’Amministrazione finanziaria che non sono preceduti dal contraddittorio preventivo. Il decreto in questione, come auspicato da IFEL nella “Nota di approfondimento – Nuovo Statuto dei diritti del contribuente (/documenti-epubblicazioni/item/download/5983_c7abe456a9bb13c05f4bf20c27b7cb30)” del 5 febbraio 2024, non individua gli atti comunali esclusi dal contraddittorio obbligatorio, ma anzi conferma espressamente la necessità che siano gli enti locali a recepire nel proprio ordinamento le disposizioni di cui al citato art. 6-bis. E infatti, nel preambolo del decreto, si richiamano i commi 3-bis e 3-ter dell’art. 1 della legge n. 212/2000, i quali prevedono che le disposizioni dello Statuto “valgono come principi per le regioni e per gli enti locali che provvedono ad adeguare i rispettivi ordinamenti nel rispetto delle relative autonomie” e che le “regioni e gli enti locali, nel disciplinare i procedimenti amministrativi di loro competenza, non possono stabilire garanzie inferiori a quelle assicurate dalle disposizioni di cui al comma 3-bis, ma possono prevedere livelli ulteriori di tutela”.

I nuovi modelli per la dichiarazione Imu

Pronti i nuovi modelli per la dichiarazione Imu. Con decreto del direttore generale del ministero dell’Economia e delle finanze del 24/4/2024 sono stati approvati i nuovi modelli per la presentazione della dichiarazione Imu e della dichiarazione Imu per gli enti non commerciali, previsti rispettivamente dai commi 769 e 770 dell’articolo 1 della legge 160/2019. Con riferimento alla dichiarazione Imu (e dell’imposta sulle piattaforme marine – Impi), sono introdotte alcune novità rispetto al precedente modello, approvato con Decreto del 29/7/2022. Il quadro relativo all’identificazione degli immobili viene modificato, riordinando e implementando i campi da compilare. Il nuovo campo 13a è dedicato all’individuazione degli immobili equiparati all’abitazione principale, tenuto conto che il comma 769, dell’articolo 1 della legge 160/2019 prevede l’obbligo di presentazione della dichiarazione da parte del soggetto passivo per l’applicazione dei benefici previsti per gli alloggi sociali (articolo 1, comma 741, lettera c, numero 3) e per gli alloggi di militari, poliziotti, appartenenti ai Vigili del fuoco e personale della carriera prefettizia (articolo 1, comma 741, lettera c, numero 5). Il campo dedicato alle esenzioni, in precedenza solo da barrare nel caso di immobile esente dal tributo, ora deve essere valorizzato con un apposito codice numerico. Ciò è stato effettuato per recepire la nuova esenzione prevista per gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria per i reati di cui agli articolo 614, comma 2,o 633 del codice penale ovvero per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale (lettera g-bis del comma 759 dell’articolo 1 della legge 160/2019, introdotta dalla legge di bilancio 2023), nonché per assorbire il precedente campo dedicato alle esenzioni per il quadro temporaneo aiuti di Stato introdotto ai tempi del Covid

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