tributi news del 06 marzo 2024

Agenzie fiscali verso una riforma. Meno liti fiscali in Cassazione. Al Fisco la metà delle liti. Nel 2023 ricorsi in calo. Anno giudiziario tributario: il contribuente perde col Fisco due volte su tre. Riforma fiscale: correggere criticità su autotutela facoltativa. Tributi locali, a quali atti si applica il contraddittorio preventivo obbligatorio?. Esenzione Imu sfratti 2021: certificazione entro il 29 marzo.

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Agenzie fiscali verso una riforma

di Cristina Bartelli

Verso una riforma delle Agenzie fiscali. Si va verso nuovo approccio alla vigilanza strategica del Ministero dell’Economia e delle Finanze nei confronti delle Agenzie fiscali, da sviluppare nell’ambito delle Convenzioni tra il Ministero e le singole Agenzie, al fine di consolidare un sistema di rapporti con i contribuenti ispirato ad una logica orientata agli utenti/cittadini, anche attraverso la promozione dell’utilizzo sempre più massiccio dei canali digitali. È quanto emerge dall’audizione effettuata ieri dal capo del dipartimento delle finanze Giovanni Spalletta in commissione finanze del Senato. Accanto a una riflessione avviata sulle Agenzie fiscali anche alla luce degli obiettivi Pnrr si apre alla possibilità di scegliere di pagare le multe con l’addebito sul conto corrente, tramite procedura Rid. Il cavallo di battaglia della semplificazione fiscale del presidente della commissione finanze del senato Massimo Garavaglia trova un assist nel direttore del dipartimento delle finanze Giovanni Spalletta che si dice favorevole a qualunque iniziativa possa semplificare la gestione dei tributi come è avvenuto con i pagamenti della tari tramite App, “sempre ché” precisa Spalletta, “il tutto avvenga come possibilità per il contribuente”.

Meno liti fiscali in Cassazione

di Maria Mantero

L’incidenza totale delle liti tributarie sul contenzioso civile complessivo pervenuto alla Corte di cassazione è scesa dal 56% al 44% nell’anno 2023. È il dato fornito dal primo presidente della Corte suprema di cassazione Margherita Cassano ieri, durante l’inaugurazione dell’anno della quinta magistratura tributaria alla Camera, in merito alle liti incardinate presso la sezione tributaria. Cassano ha poi accennato al profilo problematico secondo cui la metà del contenzioso vede come parte lo Stato “anche su questioni che registrano orientamenti giurisprudenziali consolidati” e ha sollecitato “una collaborazione tra le parti per evitare una serie di contenziosi che aggravano il sistema”.

Al Fisco la metà delle liti. Nel 2023 ricorsi in calo

Primo e secondo round della giustizia tributaria più favorevoli al Fisco (considerati nell’interezza di tutti gli enti impositori). Meno ricorsi ma più definizioni nel 2023 (anche se le prime settimane del 2024 lasciano intravedere un trend diverso, come anticipato da «Il Sole 24 Ore» di lunedì 26 febbraio). Resta bassa la presenza femminile nei ranghi della giudici tributari, sia per quanto riguarda il peso specifico negli organici (appena il 23%) sia per i ruoli direttivi (appena il 5%). Sono alcuni degli spunti di riflessione consegnati da Carolina Lussana, numero uno del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt), all’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario 2024 alla Camera.

Anno giudiziario tributario: il contribuente perde col Fisco due volte su tre

La giustizia tributaria gestisce, in media ogni anno, “cause per un valore complessivo di circa 40 miliardi di euro, pari a 2 punti percentuali di Pil, come una manovra finanziaria”. “La Giustizia tributaria – ha sottolineato – ha un ruolo importantissimo nella nostra Nazione, essendo chiamata a contemperare al meglio le pretese impositive dello Stato con il diritto del cittadino contribuente ad avere un sistema fiscale equo. Diritto di difesa, buona amministrazione, progressività fiscale, libertà economica sono i principi costituzionali ai quali la giurisdizione tributaria da sempre si ispira”.

Riforma fiscale: correggere criticità su autotutela facoltativa

In merito all’attuazione alla delega fiscale, non mancano alcuni aspetti di criticità sui quali occorrerà svolgere i dovuti approfondimenti per valutare l’opportunità di eventuali interventi correttivi. A partire dalla previsione, nei casi di autotutela facoltativa, dell’impugnabilità del solo “rifiuto espresso” e non anche del “rifiuto-tacito”, a differenza di quanto disposto invece per i casi di autotutela obbligatoria. E’ quanto evidenziato dal CNDCEC durante l’innaugurazione dell’anno giudiziario tributario 2024. Il Presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, all’innaugurazione dell’anno giudiziario ha dato atto al Governo di essere riuscito a dare in pochi mesi rapida attuazione alla delega fiscale con il decreto legislativo n. 220 del 30 dicembre 2023.

Tributi locali, a quali atti si applica il contraddittorio preventivo obbligatorio?

Maria Antonietta Caracciolo

Con lo schema di regolamento comunale che recepisce le novità dello Statuto dei diritti del contribuente, l’IFEL ha fornito chiarimenti sull’applicazione pratica del contradittorio obbligatorio nell’ambito dei tributi locali. In particolare, si considerano atti automatizzati, sostanzialmente automatizzati e di pronta liquidazione, e quindi esclusi dall’obbligo del contraddittorio, gli atti di accertamento per omesso, insufficiente o tardivo versamento dei tributi comunali, e relative sanzioni, allorquando la determinazione del tributo dipende dalla dichiarazione presentata dal contribuente o da dati nella disponibilità dell’amministrazione comunale, quali, a titolo esemplificativo, i dati catastali, le informazioni relative alla soggettività passiva, le informazioni reperibili dall’anagrafe tributaria.

Esenzione Imu sfratti 2021: certificazione entro il 29 marzo

di Stefano Baldoni

Scade il 29 marzo prossimo il termine per la certificazione del minor gettito Imu derivante dalle disposizioni di esenzione introdotte nel 2021 a beneficio delle persone fisiche che possiedono un immobile, concesso in locazione a uso abitativo, che abbiano ottenuto in proprio favore l’emissione di una convalida di sfratto per morosità la cui esecuzione è stata sospesa. L’articolo 4-ter del Dl 73/2021 ha introdotto l’esenzione dall’Imu, per l’anno 2021, relativa all’immobile posseduto dalle persone fisiche che lo hanno concesso in locazione a uso abitativo e che abbiano ottenuto in proprio favore l’emissione di una convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è stata sospesa fino al 30 giugno 2021. Analoga esenzione è stata prevista anche in favore dei soggetti che hanno ottenuto l’emissione della convalida di sfratto anche dopo il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è stata sospesa fino al 30 settembre o al 31 dicembre 2021.

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