Tributi news del 24 gennaio 2024

L’autonomia si mette in moto. L’addio al reclamo rafforza l’accertamento con adesione e lascia senza fase intermedia gli atti che non rientrano nel contraddittorio obbligatorio. Tari, bocciato l’accertamento generico e senza motivazione. Cup, aggiornamento Istat 2024 delle tariffe per i servizi di rete

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L’autonomia si mette in moto

Primo semaforo verde per l’autonomia differenziata. Il disegno di legge del ministro Roberto Calderoli per l’attuazione dell’articolo 116, comma 3 della Costituzione che consente alle regioni a statuto ordinario di chiedere allo Stato “ulteriori forme e condizioni di autonomia” è stato approvato ieri dal Senato con 110 voti a favore, 64 contrari e 3 astenuti. Ora il provvedimento passerà alla Camera in seconda lettura. Dopo 23 anni dalla riforma del Titolo V che ha inserito l’autonomia differenziata in Costituzione, si mette in moto il trasferimento delle 23 materie previste dagli articoli 116 e 117 alle regioni che le chiederanno siglando con lo Stato intese ad hoc. Ma soprattutto si mette in moto il processo di determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) finora rimasto inattuato. Su 23 materie trasferibili saranno 14 quelle che non potranno passare alle regioni senza che prima siano stati definiti i Lep con le relative risorse.

L’addio al reclamo rafforza l’accertamento con adesione e lascia senza fase intermedia gli atti che non rientrano nel contraddittorio obbligatorio

L’ addio al reclamo rafforza l’accertamento con adesione e lascia senza fase intermedia rispetto al contenzioso gli atti che non rientrano nel contraddittorio preventivo obbligatorio. Sono queste le conseguenze di natura operativa che derivano dalla ufficializzazione del fatto che, a far data dal 4 gennaio 2024, in relazione agli atti impugnabili contenenti imposte o solo sanzioni per importi non superiori a 50 mila euro

Tari, bocciato l’accertamento generico e senza motivazione

Anche in materia di tasse sui rifiuti è previsto che l’avviso di accertamento segua i criteri del procedimento tributario e onere della motivazione: l’assenza di questi requisiti ne comporta l’infondatezza. Ad affermarlo è la sentenza 2029/2024 della Cassazione, depositata il 19 gennaio, che ha respinto il ricorso di una società partecipata da enti locali che gestisce e riscuote i tributi sui rifiuti, per conto dei Comuni.

Cup, aggiornamento Istat 2024 delle tariffe per i servizi di rete

Con il comunicato stampa pubblicato sul sito dell’Istat del 16 gennaio 2024, sono stati resi pubblici i dati relativi l’andamento dei prezzi al consumo del 2023. In media, nel 2023 i prezzi al consumo registrano una crescita del 5,7% (+8,1% nel 2022). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l’“inflazione di fondo”), i prezzi al consumo crescono del 5,1% (+3,8% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 5,3% (+4,1% nel 2022). Ai fini dell’aggiornamento delle tariffe del Canone Unico Patrimoniale, tuttavia dobbiamo concentrare l’attenzione sull’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, che risulta aumentato dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% rispetto a dicembre 2022, mentre la variazione media annua del (FOI), al netto dei tabacchi, del 2023 è pari al +5,4% (era +8,1% nel 2022).

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