Tributi news del 12 gennaio 2024

Le entrate tributarie crescono del 6% nel 2023. Accertamenti fiscali d’autore. Liti fiscali, difesa macchinosa. Il contraddittorio è d’obbligo.

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Le entrate tributarie crescono del 6% nel 2023

Le entrate tributarie da gennaio a novembre 2023 ammontano a 509.087 milioni di euro. Rispetto agli stessi mesi del 2022 il gettito è aumentato del 6% (circa 29 milioni di euro).

Accertamenti fiscali d’autore

A tti accertativi adeguatamente motivati, indicanti i presupposti, i mezzi di prova e le ragioni giuridiche su cui si fonda la decisione. Questa è la sostanza che tutti i provvedimenti tributari dovranno riportare al loro interno, al fine di dare concreta attuazione al principio del contraddittorio, dopo la modifica apportata all’art. 7 dello Statuto dei diritti dei contribuenti, dal decreto legislativo n. 219/2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre 2023.

Liti fiscali, difesa macchinosa

Contenzioso tributario, difesa più macchinosa. Con la riforma voluta dal dlgs 220 del 30/12/2023 viene introdotto il comma 6-bis, all’art.14 del dlgs 546/1992, rubricato “litisconsorzio ed intervento”. Per mezzo di tale comma, la notifica del ricorso appare obbligatoria sia all’agente della riscossione sia all’ente creditore titolare dell’atto presupposto del quale si contesta l’omessa notifica. Il testo del comma 6-bis è il seguente: “In caso di vizi della notificazione eccepiti nei riguardi di un atto presupposto emesso da un soggetto diverso da quello che ha emesso l’atto impugnato, il ricorso è sempre proposto nei confronti di entrambi i soggetti”.

Il contraddittorio è d’obbligo

Obbligo di contraddittorio preventivo anche per gli accertamenti emanati dagli enti locali. Tutti gli atti autonomamente impugnabili innanzi al giudice tributario devono essere preceduti da un contraddittorio con i contribuenti, pena la loro annullabilità. Sono esclusi solo i casi di fondato pericolo per la riscossione, purché siano adeguatamente motivati.

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