tributi news del 20 luglio 2023

Delega fiscale, tempi più lunghi – Oggi la mediazione. Oltre un terzo degli incassi della Riscossione riguarda cartelle dilazionate. Debitori in trappola: ci pensa il fisco a scovare i loro beni.

#dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi #tommasoventre

**

Delega fiscale, tempi più lunghi – Oggi la mediazione

di Leo di Giovanni Parente e Gianni Trovati

Un altro piccolo slittamento del termine per gli emendamenti, un pacchetto di audizioni in più che oggi coinvolgeranno Regioni e Province e soprattutto il tentativo di chiusura della mediazione affidata al viceministro alle Finanze Maurizio Leo, che nel primo pomeriggio interverrà in commissione Finanze a Palazzo Madama. Mentre il termine per la presentazione degli emendamenti è stato prorogato alle 18 di venerdì.

Oltre un terzo degli incassi della Riscossione riguarda cartelle dilazionate

di Giuliano Mandolesi

Gli italiani preferiscono…le rate: nel 2022 oltre un terzo degli incassi totali conseguiti dall’agenzia delle entrate riscossione (AdER) riguarda infatti cartelle di pagamento oggetto di dilazione con una variazione positiva del 54,4% rispetto al 2021. Enorme anche l’ammontare di rateazioni concesse dall’AdER a fine 2022 con un quantitativo (creditorio per l’ente) dilazionato di quasi 45,5 miliardi di euro a fronte di un totale di 4.762.642 istanze presentate dai contribuenti (circa 603 mila in più rispetto al 2021 con un incremento dello stock del 14,5%). Questo è quanto evidenziato dalla Corte dei Conti nel relazione sul rendiconto generale dello Stato 2022, documento pubblicato lo scorso 28 giugno in commento ai dati forniti dall’agenzia delle entrate riscossione sulla rateazione dei crediti tributari in gestione.

Debitori in trappola: ci pensa il fisco a scovare i loro beni

Dario Ferrara

Ora è il fisco che trova i beni da pignorare al debitore. Con la riforma Cartabia può essere direttamente l’erario a individuare per conto del creditore, grazie all’anagrafe tributaria, i cespiti del debitore da sottoporre all’esecuzione forzata senza l’autorizzazione del presidente del Tribunale. Ma, da una parte, l’ufficiale giudiziario deve attestare di non poter eseguire in prima persona le ricerche telematiche perché mancano ancora gli strumenti tecnologici necessari. E, dall’altra, il legale del creditore procedente deve garantire il contenuto informativo minimo affinché l’amministrazione finanziaria possa evadere le richieste. Arriva dunque un vero e proprio vademecum per evitare rigetti delle istanze e integrazione dei documenti, con tanto di facsimile: è realizzato dall’Agenzia delle entrate, direzione regionale della Campania, e utilizzabile in tutta Italia, all’insegna di un «proficuo coordinamento» fra le amministrazioni (è stata siglata il 22 giugno, fra l’altro, la convenzione tra Entrate e ministero della Giustizia per l’accesso alle banche dati da parte degli ufficiali giudiziari).

Check Up Gratuito

Compila il form  e saremo in grado di analizzare la tua situazione e di proporti la nostra assistenza