Tributi news del 11 luglio 2023

Rottamazione in denaro fresco. Nuova perequazione per gli enti. L’accertamento si rifà il look. Motivazione confusa, atto nullo. Verso la certificazione dei suoli.

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Rottamazione in denaro fresco

La rottamazione quater si paga solo in contanti. Non sono ammesse compensazioni con crediti fiscali e, a differenza della precedente definizione agevolata delle cartelle (la rottamazione ter), neanche con crediti commerciali vantati nei confronti della pubblica amministrazione. Questo è quanto indicato dall’agenzia delle entrate nella risposta all’interpello n. 372/2023 pubblicata lo scorso 7 luglio in cui il contribuente istante chiedeva se fosse possibile pagare il suo debito fiscale post applicazione degli sconti previsti dalla rottamazione quater, con un credito iva in suo possesso di entità tale da saldare l’intero debito fiscale tramite compensazione.

Nuova perequazione per gli enti

Perequazione comunale al restyling grazie alla delega fiscale. Nel testo che arriverà al Senato, dopo il voto di Montecitorio di questa settimana, i piatti forti all’esame dei senatori saranno le norme su accertamenti, riscossione, rimborsi, contenziosi, sanzioni, codificazioni contenute negli articoli dal 14 al 20 che la Camera ha volutamente deciso di non emendare in commissione per lasciare che fosse palazzo Madama a farlo (con la necessità di una terza lettura parlamentare dopo il voto del Senato).

L’accertamento si rifà il look

Delega fiscale con vista su una profonda riforma del procedimento di accertamento: più certezza sui termini e maggiore rilevanza al contraddittorio ed alle osservazioni. L’avvio del percorso parlamentare della legge di delega per la riforma del sistema tributario (ieri c’è stata la discussione in aula alla Camera) è l’occasione per iniziare ad approfondire alcuni temi che, una volta completato l’iter, rappresenteranno elementi fondamentali soprattutto nell’ambito del rapporto tra amministrazione finanziaria e contribuenti. In relazione a questi aspetti, un ruolo fondamentale è rappresentato dal contenuto dell’articolo 15, dedicato all’analisi di quelle che saranno le evoluzioni normative sul procedimento di accertamento. Partendo dall’analisi degli aspetti principali relativi al procedimento di accertamento, spiccano alcuni elementi che, ad oggi, rappresentano delle effettive criticità di natura tecnica. In questo contesto, ad esempio, il comma 1, lettera b) indica come un obiettivo sia quello della applicazione del principio generale del contraddittorio, in assenza del quale, l’atto eventuale diviene nullo con l’eccezione di quanto previsto in merito ai controlli formali delle dichiarazioni

Motivazione confusa, atto nullo

La motivazione dell’avviso di accertamento, come quella di ogni provvedimento amministrativo, è improntata alla salvaguardia dei principi di rango costituzionale di ragionevolezza, imparzialità e proporzionalità che governano l’agire amministrativo, commisurata alle esigenze di razionalità operativa e non arbitrarietà del potere discrezionale. Peraltro, nell’ottica del destinatario dell’atto la motivazione è finalizzata alla cognizione del processo decisionale dell’autorità al fine dell’eventuale opposizione in aderenza ai dettami costituzionali. Ad affermarlo è la Cassazione, ordinanza 13620 del 17 maggio 2023, che ha accolto la tesi del contribuente che lamentava la motivazione contraddittoria degli avvisi emessi, disponendo che l’apparato motivazionale assume un aspetto rilevante anche per l’organo giurisdizionale poiché costituisce il principale, se non il solo elemento utilizzabile per il relativo vaglio

Verso la certificazione dei suoli

La commissione europea vuole istituire una nuova certificazione destinata a garantire la salute dei suoli, così da misurarne il valore di mercato. L’attestazione, che dovrebbe partire in modo volontario, sarà anche funzionale ad attrarre finanziamenti ad hoc. In futuro, però, potrebbe condizionare pesantemente le compravendite dei terreni, oltre che il valore delle derrate agricole su di essi prodotte. Il «bollino» servirà ad attestare la salubrità del suolo, quindi la sua capacità di stoccare carbonio, garantendo ai potenziali acquirenti l’avvenuta gestione sostenibile del terreno e degli alimenti da esso ricavati. Non solo. Bruxelles sta avviando anche negoziati con pubblico, privati e istituzioni finanziarie per capire come sostenere dal punto di vista finanziario la prevenzione del degrado dei suoli e la loro eventuale rigenerazione

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