Autonomia, i sintomi e le possibili cause delle dimissioni illustri nel comitato Lep. Definizione liti anche a rate. Arriva il nuovo modello. Liti pendenti, nuovo modello. Multe e tasse non pagate: la delega fiscale accelera sui tempi di recupero.
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Autonomia, i sintomi e le possibili cause delle dimissioni illustri nel comitato Lep.
di Ettore Jorio
La lettera, prescindendo dalle pesanti firme, suscita tuttavia due tipi di perplessità. La prima è procedurale. Ovverosia se l’opzione scelta dalla politica, di costituire un quasi Senato degli esperti, sia stata quella migliore per approcciare un lavoro difficilissimo, riguardante le materie suscettibili di riparto dei Lep. La seconda perplessità riguarda, invece, le motivazioni delle dimissioni, che appaiono più una resa di fronte alle difficoltà pratiche riscontrate (ma anche giuridico-economiche). Prescindendo dalle contraddizioni rilevabili su quanto previsto da una legge “vecchia” oramai di circa sette mesi, la n.197/2022, cui i dimissionari fanno esplicito riferimento, è da rilevare che una cosa è la individuazione dei Lep e la determinazione dei costi/fabbisogni standard, altre sono le questioni che riguardano l’attuazione dell’art. 116 Cost., con tutte le preoccupazioni riferite dai firmatari.
Definizione liti anche a rate. Arriva il nuovo modello.
di Laura Ambrosi e Antonio Iorio
Operativa anche la rateazione mensile recentemente introdotta per il pagamento del debito derivante dalla definizione agevolata delle controversie tributarie. L’agenzia delle Entrate con il provvedimento emanato ieri ha così aggiornato il modello di domanda e le relative istruzioni, adeguandolo alle novità introdotte in sede di conversione del decreto bollette.
In origine era contemplata un’unica forma di pagamento rateale in misura pari a 20 rate trimestrali. In sede di conversione del Dl Bollette si è aggiunta un’ulteriore forma di dilazione secondo la quale è possibile un maggior numero di versamenti, con cadenza mensile. Pertanto, il contribuente che vuole rateizzare può scegliere alternativamente tra: 1 il pagamento secondo un piano al massimo di 20 rate di pari importo da versare, rispettivamente, entro il 30 settembre 2023, il 31 ottobre e il 20 dicembre. Le successive rate scadranno il 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre di ciascun anno; 2 oltre le prime tre rate, il pagamento potrà avvenire a scelta del contribuente in un massimo di 51 rate mensili di pari importo, la prima scadente a gennaio 2024.
Liti pendenti, nuovo modello.
Va ricordato come la sospensione non sia automatica ma va richiesta dal contribuente fermo restando che, una eventuale decisione che interviene sino al 30 settembre non incide sul quantum dovuto che resta ancorato ad una pronuncia giurisdizionale esistente al 1° gennaio 2023.
Multe e tasse non pagate: la delega fiscale accelera sui tempi di recupero.
di Marco Mobili
Sul crollo della riscossione dei ruoli affidati all’agente pubblico negli ultimi vent’anni denunciato dalla Corte dei conti la scorsa settimana, il governo è pronto a rispondere con la delega fiscale. E in particolare con l’articolo 16 del disegno di legge che, attesa del via libera della Camera atteso per la prossima settimana, sarà discusso al Senato nella seconda metà di luglio. A chiedere come il governo proverà ad arginare il fenomeno evidenziato dai giudici contabili (si veda «Il Sole 24 Ore» del 29 giugno), secondo cui il tasso annuo di riscossione è passato dal 33,8% del 2000 al 25% del 2022, è stato ieri Francesco Borrelli (Avs) con un question time in commissione Finanze alla Camera. La risposta è arrivata dalla sottosegretaria all’Economia Sandra Savino (Fi) che, dopo aver puntualizzato come l’attività di recupero di Ader non si esaurisce nel solo anno dell’affidamento del carico all’agente pubblico, ha ricordato che il governo con la delega punta a migliorare e semplificare l’intero sistema del recupero a mezzo ruolo.
