Tributi News del 16 giugno 2023

Boom di ricorsi tributari, +88%. Anche in cassazione. Alienabili i terreni di proprietà privata gravati da usi civici. Consulta, alienabili i terreni gravati da usi civici. Riscossioni, contributi a rendicontazione e titoli dematerializzati: le massime della Corte dei conti. Entro oggi alla cassa per regolare l’acconto dell’Imu. Rata Imu con poche eccezioni.

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Boom di ricorsi tributari, +88%. Anche in cassazione.

di Maria Mantero

Boom di ricorsi tributari, più 88% di nuove cause e aumentano anche i depositi di nuovi ricorsi in Cassazione. Il valore delle nuove cause portate davanti alla corte di cassazione ammonta a 4,1 mld di euro. Mentre le liti fiscali definite presso le corti di giustizia tributaria valgono quasi 24 mld. In diminuzione invece la durata media dei giudizi di primo grado, che scende a 1 anno e 7 mesi. Mentre per contro continua ad aumentare il valore complessivo nelle controversie che arriva a 23,6 miliardi di euro (124 mila euro per singolo giudizio) rispetto ai 21.1 dei 2021 e ai 15.7 dei 2020. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla Relazione sull’andamento del contenzioso tributario e sulle attività delle Commissioni tributarie relativa al 2022 pubblicata ieri dal ministero dell’economia.

Alienabili i terreni di proprietà privata gravati da usi civici.

di Giovanni Galli.

L a previsione della inalienabilità delle terre di proprietà privata gravate da usi civici, introdotta dalla legge n. 168 del 2017, si pone in contrasto con gli artt. 3 e 42, secondo comma, Cost. È quanto si legge nella sentenza n. 119/2023 depositata ieri in cancelleria e redatta da Emanuela Navarretta, con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 3, comma 3, della legge n. 168 del 2017 “nella parte in cui, riferendosi ai beni indicati dall’art. 3, comma 1, non esclude dal regime della inalienabilità le terre di proprietà di privati, sulle quali i residenti del comune o della frazione esercitano usi civici non ancora liquidati”.

Consulta, alienabili i terreni gravati da usi civici.

di Anglo Busani

Secondo la Consulta (chiamata a esprimere un giudizio di legittimità costituzionale da un giudice dell’esecuzione che si trovava a sottoporre a espropriazione forzata beni gravati appunto da uso civico e quindi dal vincolo della loro inalienabilità) la norma che dispone l’inalienabilità è illogica e incoerente (per contrarietà agli articoli 3 e 42 della Costituzione), in quanto l’esigenza, perseguita dalla disciplina degli usi civici, di preservare profili dell’ambiente e del paesaggio, a beneficio di interessi generali che si protendono anche verso le generazioni future, «non è minimamente intaccata dalla circolazione della proprietà privata gravata da usi civici non ancora liquidati». Infatti, è «di immediata evidenza» che, nella fase antecedente alla liquidazione degli usi civici, le ragioni di salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, attratte nella funzione sociale, si realizzino semplicemente preservando la piena tutela degli usi civici, in quanto essi stessi assicurano, grazie anche al vincolo paesaggistico, la conservazione della destinazione paesistico-ambientale del territorio. I diritti di uso civico sulla proprietà privata, pur non riconducibili ad alcuno dei diritti reali tipizzati dal legislatore codicistico, presentano comunque i tratti propri della realità: l’inerenza, il diritto di seguito, l’immediatezza, l’autosufficienza, l’assolutezza e l’opponibilità verso chiunque.

Riscossioni, contributi a rendicontazione e titoli dematerializzati: le massime della Corte dei conti.

di Marco Rossi

Dall’indisponibilità dell’obbligazione tributaria, vincolata ed ex lege, si ricava quindi la conclusione circa l’irrinunciabilità della potestà impositiva, con i corollari della non prorogabilità del recupero delle somme a tale titolo dovute e della necessità che l’azione del Comune sia tempestivamente volta ad evitare la prescrizione del credito tributario. La Sezione evidenzia inoltre che la capacità di riscossione, incidendo sull’effettiva disponibilità, in termini di cassa, delle entrate previste a preventivo per il finanziamento dei programmi di spesa dell’ente, rileva ai fini della salvaguardia degli equilibri finanziari dell’ente qualora finisca con l’implicare una sovrastima dei crediti e, conseguentemente, del risultato di amministrazione. Sezione regionale di controllo dell’Emilia-Romagna – Deliberazione n. 84/2023.

Entro oggi alla cassa per regolare l’acconto dell’Imu.

di Luigi Lovecchio

Con l’acconto di giugno, che va versato entro oggi, dovrebbe debuttare l’esenzione Imu relativa agli immobili occupati abusivamente, introdotta con l’articolo 1, comma 81, legge 197/2022. Il condizionale è tuttavia d’obbligo perché manca tuttora il necessario decreto attuativo. Sono esenti da imposta gli immobili occupati abusivamente, a condizione che sia stata presentata denuncia per violazione di domicilio) o invasione di terreni o edifici o che sia iniziata un’azione penale. La circostanza deve essere portata a conoscenza del Comune, in via telematica, sulla base delle modalità stabilite in un emanando Dm Finanze. L’esenzione decorre dalla data di invio della relativa domanda al comune. Sennonché il suddetto decreto non è stato ancora emanato e questo genera dubbi sull’immediata operatività della norma.

Rata Imu con poche eccezioni.

di Matteo Barbero

I comuni guardano all’acconto Imu (oggi è l’ultimo giorno utile per pagare senza sanzioni) per rimpinguare la cassa. Il 16 giugno è la data entro cui i contribuenti sono chiamati a versare la prima rata dell’imposta relativa al 2023. Fanno eccezione i possessori di immobili compresi nei comuni e nelle frazioni elencati dal decreto legge n.61/2023 (“Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”) per i quali la scadenza è stata differita al 20 novembre, senza sanzioni e interessi. Ricordiamo che dal 2022 sono esenti i c.d. beni merce (ovvero i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati).

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