Tributi news del 14 giugno 2023

Riforma, scoglio domicilio digitale. Accertamenti catastali, prova a carico del fisco. Dichiarazione e sanzioni Tari, la deliberazione Arera sulla regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti.

#dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi #tommasoventre

**

Riforma, scoglio domicilio digitale

Contraddittorio preventivo generalizzato tra fisco e contribuenti: questo l’obiettivo dell’art. 15, comma 1, lett. b), del disegno di legge delega per la riforma fiscale, approvato dal Consiglio dei ministri il 16 marzo scorso, ed il monito della sentenza n. 47/2023 della Corte costituzionale, pubblicata il 21 marzo scorso. Nella disciplina attuale sono frequenti i casi in cui l’invito al contraddittorio non si applica (avvisi di accertamento parziale, tributi locali, imposte indirette diverse dai tributi armonizzati). La soluzione è incentivare la leale collaborazione tra fisco e contribuenti. Ragionevolmente andrebbe modificato il provvedimento attuativo in modo tale da prevedere modalità alternative per l’elezione del domicilio digitale, accessibili indistintamente a tutti i contribuenti interessati, eventualmente con il coinvolgimento del professionista abilitato oppure del datore di lavoro che opera quale sostituto di imposta.

Accertamenti catastali, prova a carico del fisco

L’ Agenzia delle entrate è tenuta a motivare la rettifica della rendita proposta dal contribuente e a provare, anche in sede processuale, quali sono gli elementi in fatto e in diritto che la giustificano. E’ quanto ha affermato la Corte di giustizia tributaria di primo grado di Reggio Nell’Emilia, prima sezione, con la sentenza 107 del 23 maggio 2023. Per il giudice tributario, l’Agenzia delle entrate in sede di rettifica della rendita catastale proposta dal ricorrente si è limitata a sostenere che le motivazioni del tecnico di parte finalizzate allo scorporo delle componenti impiantistiche, ritenute sovrastimate, non sono supportate da elementi oggettivi.

Dichiarazione e sanzioni Tari, la deliberazione Arera sulla regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti

É noto che l’applicazione in materia di Tari della delibera dell’Arera 18 gennaio 2022 n. 15, regolante la qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani, sta suscitando non poche difficoltà nei Comuni che si trovano a decidere se e come tale disciplina deve essere recepita nell’ambito dei propri regolamenti comunali.

Check Up Gratuito

Compila il form  e saremo in grado di analizzare la tua situazione e di proporti la nostra assistenza