Tributi news del 07 giugno 2023

Bilancio di previsione e tributi comunali al 31 luglio. Decreto Pa, nasce Acque del Sud per rilanciare il sistema idrico nel Mezzogiorno. Nasce l’Indice nazionale dei domicili digitali.Perequazione comunale in tilt entro il 2030. Una riforma fiscale positiva.

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Bilancio di previsione e tributi comunali al 31 luglio

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 31 maggio scorso del decreto ministeriale 30 maggio 2023 è stato ulteriormente differito il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2023- 2025 al 31 luglio 2023, in precedenza scadente alla fine di maggio. In primo luogo, sono prorogati anche i termini per approvare le aliquote, le tariffe e i regolamenti dei tributi e delle altre entrate comunali. Infatti, come noto, l’articolo 1, comma 169, della legge 296/2006 e l’articolo 53, comma 16, della legge 388/2000 legano il termine anzidetto a quello del bilancio. Va rilevato che la proroga consente anche agli enti che hanno già approvato il bilancio di rimettere mano o di riapprovare tariffe ed i regolamenti tributari.La modifica non incide invece sul termine per approvare o modificare le tariffe ed i regolamenti dell’imposta di soggiorno, svicolato da quello del bilancio (articolo 13, comma 15-quater, del Dl 201/2011).

Decreto Pa, nasce Acque del Sud per rilanciare il sistema idrico nel Mezzogiorno

Nasce, nel corso della conversione del Dl 44/2023 (articolo 23), la società Acque del Sud Spa, con una capitale di 5 milioni di euro. La società è destinata a prendere il testimone da parte dell’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia (Eipli), che è stato soppresso e posto in liquidazione da tempo, con il Dl 201/2011.Acque del Sud Spa è dunque destinata, nelle intenzioni del legislatore, a diventare una grande società di adduzione.

Nasce l’Indice nazionale dei domicili digitali

Nasce l’Inad, l’Indice nazionale dei domicili digitali, dove i cittadini potranno registrare la propria Pec e ricevere tutte le comunicazioni ufficiali da parte della pubblica amministrazione. “Un canale semplice e immediato per ricevere le comunicazioni ufficiali da parte della Pa, con un risparmio significativo di tempi e costi”, spiega il sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti. Inad nasce dalla collaborazione fra Agid, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio e Infocamere, la società delle Camere di commercio per l’innovazione digitale, che ha realizzato la piattaforma. Dal 6 luglio 2023 le pubbliche amministrazioni utilizzeranno, il domicilio digitale per tutte le comunicazioni con valenza legale e chiunque potrà consultare liberamente il registro dall’area pubblica del sito, inserendo semplicemente il codice fiscale della persona di cui si vuol conoscere il domicilio digitale. Secondo Butti il domicilio digitale, insieme alla Piattaforma Notifiche, consentirà di compiere un passo avanti fondamentale per la digitalizzazione del Paese e la semplificazione dei rapporti tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione.

Perequazione comunale in tilt entro il 2030

Senza correttivi perequazione fra i comuni in tilt entro il 2030. L’altolà arriva dall’Ifel, che ha diffuso ieri una dettagliata nota di approfondimento sul fondo di solidarietà comunale, evidenziando tutte le criticità di un meccanismo che da tempo necessita di una profonda revisione. La Fondazione Anci rileva come, dal 2020 al 2022, il sistema di redistribuzione abbia funzionato a favore degli enti con minore capacità fiscale senza diminuire le assegnazioni degli altri enti, utilizzando parte delle risorse spettanti al comparto in ragione del progressivo reintegro del taglio da dl n. 66/2014, pari a 100 milioni nel 2020, 200 milioni nel 2021 e 300 milioni nel 2022, fino al valore a regime di 560 mln dal 2024

Una riforma fiscale positiva

Confedilizia, rappresentata dal presidente Giorgio Spaziani Testa, in audizione alla commissione finanze della Camera nell’ambito dell’esame del disegno di legge delega per la riforma fiscale, ha espresso un giudizio complessivamente positivo sul testo presentato dal governo al parlamento, trattandosi di una riforma ampia, dettagliata e attenta alla tutela del contribuente.

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