tributi news del 24 maggio 2023

Fisco e IA, i test sono finiti. Boom per la rottamazione 4. Obbligo dichiarativo limitato per le aree pertinenziali ai fini Ici-Imu. Acconto Imu 2023, sulle aree edificabili nessun onere di comunicazione di valori variati. Nel modello Redditi doppia indicazione dell’IMU deducibile al 100%.

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Fisco e IA, i test sono finiti

di Andrea Bongi

Sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle analisi di rischio e selezione dei contribuenti il fisco scopre, un poco, le carte. La logica sottostante ai modelli di analisi di rischio basati sui dati dell’archivio dei rapporti finanziari, effettuati ai sensi della legge n.160/2019 (manovra di bilancio 2020), è stata esplicitata dall’Agenzia delle entrate in un documento pubblicato lo scorso 19 maggio.

Boom per la rottamazione 4

di Giuliano Mandolesi

Rottamazione quater, è boom di adesioni con oltre 2 milioni e 300 mila istanze già presentate. Questo è quanto dichiarato nelle scorse ore in una trasmissione televisiva dal viceministro dell’economia Maurizio Leo che ha sottolineato l’importanza dell’intero pacchetto di interventi della tregua fiscale focalizzandosi poi sulla rottamazione, ritenuto intervento fondamentale per evitare che arrivassero addosso ad imprese e contribuenti una massa di cartelle dopo il Covid con il rischio che poi nessuno le avrebbe pagate.

Obbligo dichiarativo limitato per le aree pertinenziali ai fini Ici-Imu

di Stefano Baldoni

L’area edificabile pertinenziale di un fabbricato può considerarsi, ai fini Ici-IMU, parte integrante dello stesso, perdendo autonoma rilevanza ai fini impositivi nonostante l’edificabilità risultante dalle previsioni della pianificazione urbanistica, se l’ente impositore ha avuto contezza del vincolo di pertinenzialità, anche in assenza di specifica dichiarazione del contribuente. Questo è il principio di diritto sancito dalla ordinanza della Corte di cassazione n. 12226/2023.

Acconto Imu 2023, sulle aree edificabili nessun onere di comunicazione di valori variati

di Giuseppe Debenedetto

Scade il prossimo 16 giugno 2023 il termine per pagare l’acconto Imu 2023 e occorre prestare particolare attenzione alle aree edificabili, considerando le novità introdotte dalla disciplina della nuova Imu e dai recenti sviluppi giurisprudenziali. La Cassazione ha infatti più volte affermato che un terreno acquisisce la natura di area edificabile con l’adozione del piano regolatore generale, con l’inserimento in un comparto edificatorio di nuova istituzione, a prescindere dalla sua concreta edificabilità (tra le più recenti, si veda la sentenza 8159 del 14 marzo 2022). Inoltre, la natura di area edificabile si configura per il solo fatto di rientrare nel primo livello di pianificazione urbanistica regionale (Cassazione 2109/2017 e 22477/2022), per cui se è presente una pianificazione a tre livelli va considerato lo strumento urbanistico di primo livello (cioè quello base).

Nel modello Redditi doppia indicazione dell’IMU deducibile al 100%

Giulia Maria Rijillo

Dal periodo d’imposta 2022 per i contribuenti solari (per i “non solari” dal periodo successivo a quello in corso al 31 dicembre 2021) è prevista la totale deducibilità dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo dell’IMU relativa agli immobili strumentali. Ciò comporta che, nel modello Redditi 2023, sarà necessario effettuare la variazione in aumento dell’intera IMU di competenza del 2022 (rigo RF16) e la variazione in diminuzione dell’IMU pagata nel 2022 relativa agli immobili strumentali (rigo RF55). Come si deve compilare il modello dichiarativo? Dal periodo di imposta 2022 “solare” (ovvero, dal periodo successivo a quello in corso al 31 dicembre 2021 per i “non solari”) è prevista la totale deducibilità dell’IMU relativa agli immobili strumentali dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo (art. 1, commi 4-5 e 772-773, legge n. 160/2019). Di conseguenza, nel modello Redditi 2023, sarà necessario effettuare:

– la variazione in aumento dell’IMU di competenza del 2022;

– la variazione in diminuzione dell’IMU pagata nel 2022.

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