tributi news del 18 maggio 2023

Alluvione, arriva lo stop fiscale. Autonomia, il monito del Senato. Tribunali, dietrofront sul taglio. Comuni capoluogo promossi in digitale. Comuni, nella delega autonomia di entrata e tregue fiscali locali. Direttore delle Entrate: ok autotutela con sospensiva. Liti fiscali pendenti: 51 rate mensili per la definizione agevolata. Delega fiscale, Leo: sanzioni tributarie da allineare ai livelli europei. Ministero dell’Interno, in arrivo i rimborsi dell’Imu erroneamente versata allo Stato. Acconto Imu 2023, doppio esonero per i coniugi residenti in due immobili diversi.

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Alluvione, arriva lo stop fiscale

di Cristina Bartelli

Sospensione termini fiscali e previdenziali per le zone colpite dall’alluvione fino a fine anno. A seconda della natura dell’adempimento in sintesi è necessario un diverso veicolo normativo, «per le cartelle di pagamento è necessario», ha ricordato Ruffini, una norma che stabilisca la sospensione, per altri adempimenti amministrativi un decreto della presidenza del consiglio». Intanto quindi che la macchina burocratica si metta in moto accogliendo le sollecitazioni del consiglio nazionale dei dottori commercialisti e di Anc.

Autonomia, il monito del Senato

di Francesco Cerisano

Il trasferimento di funzioni alle regioni che hanno avviato il percorso verso l’autonomia differenziata si finanzierà con la compartecipazione a tributi erariali ma non dovrà “pregiudicare l’entità delle risorse da destinare a ciascuna delle altre regioni”. E l’eventuale aumento di gettito fiscale delle regioni differenziate, conseguenza del trasferimento delle funzioni, dovrà essere conciliato “con la necessità di conservare i livelli essenziali delle prestazioni (Lep) presso le altre regioni”. E’ tutta qui la sfida dell’autonomia differenziata.

Tribunali, dietrofront sul taglio

di Simona D’Alessio

Parziale «dietrofront» in vista per la riforma della geografia giudiziaria (che prese il via con la legge 148/2011 del governo Monti): non ha dato «gli esiti sperati», perciò, «di recente, sono stati formati dei gruppo di lavoro, per verificare la possibilità di conciliare l’efficienza del sistema giudiziario con la doverosa risposta di giustizia di prossimità che lo Stato deve garantire, soprattutto nelle sedi più disagiate».

Comuni capoluogo promossi in digitale

Antonio Longo

I comuni capoluogo italiani sono preparati ad attuare i progetti per la digitalizzazione degli enti locali nell’ambito del Pnrr, con il 98% che ha ottenuto almeno un finanziamento nelle diverse misure attivate da Pa Digitale 2026, per poco meno di 1,9 miliardi di euro di risorse assegnate. In particolare, 32 amministrazioni, su 110 totali, mostrano un alto livello di maturità digitale mentre altre 52 hanno raggiunto un livello medio-alto, rispetto agli standard definiti dal Piano di ripresa e resilienza.

Comuni, nella delega autonomia di entrata e tregue fiscali locali

di Marco Mobili e Gianni Trovati

Il nuovo capitolo della delega fiscale dedicato alle entrate di regioni ed enti locali punta ad allargare al massimo gli spazi di autonomia nelle mani delle amministrazioni territoriali. L’idea, riprendendo le fila del discorso federalismo fiscale, bruscamente interrotto nel 2011 e ora rientrato anche negli obiettivi del Pnrr, è ambiziosa; e vuole superare il sistema attuale della finanza derivata, che affida larga parte delle sorti dei conti degli enti locali ai trasferimenti dallo Stato, attraverso un sistema do tributi propri e di compartecipazioni al gettito delle imposte nazionali. Non solo: l’autonomia locale si estende anche alle scelte politiche sulla gestione del fisco, a partire dalla possibilità per i sindaci e i governatori di prevedere «direttamente» tipologie «di definizione agevolata, anche sotto forma di adesione a quelle introdotte per le entrate erariali, in materia di entrate di spettanza degli enti locali».

Direttore delle Entrate: ok autotutela con sospensiva

Cristina Bartelli

Sì al potenziamento dell’autotutela con effetto sospensivo e alla rateizzazione dell’acconto. La benedizione alle due proposte di emendamento alla legge delega di riforma fiscale di Alberto Gusmeroli (Lega) arrivano dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini ieri, in audizione in commissione finanze della camera proprio sul testo della legge delega all’esame della commissione.

Liti fiscali pendenti: 51 rate mensili per la definizione agevolata

Matteo Dellapina

Tra gli emendamenti approvati al decreto Bollette figura anche la possibilità, per il contribuente che abbia aderito alla definizione agevolata delle liti fiscali, di versare le somme dovute (dopo le prime tre rate del 2023) in un massimo di 51 rate mensili di pari importo, con scadenza entro l’ultimo giorno lavorativo di ciascun mese. Le modifiche ai versamenti rateali decorrono da gennaio 2024. Si passa così da 20 rate trimestrali a 51 rate mensili, riducendo così le tempistiche di versamento. I versamenti rateali della definizione agevolata delle liti passano da 20 rate trimestrali a 51 rate mensili, con decorrenza dal 2024. Le rate dovranno essere corrisposte entro l’ultimo giorno lavorativo di ciascun mese, fatta eccezione per il mese di dicembre di ciascun anno, per il quale la scadenza del termine di versamento resta ferma al giorno venti del mese. È quanto prevede un emendamento approvato al decreto Bollette (D.L. n. 34/2023).

Delega fiscale, Leo: sanzioni tributarie da allineare ai livelli europei

Nel corso dell’incontro con il Consiglio Direttivo di Assonime, il Viceministro dell’economia e delle finanze Maurizio Leo ha discusso dei contenuti della delega fiscale, sottolineando l’esigenza di allineare – in diminuzione – le attuali sanzioni tributarie a quelle irrogate nel resto d’Europa. Il Viceministro ha ribadito anche la necessità di garantire maggiore certezza del diritto intervenendo sull’abuso del diritto e attraverso la redazione di circolari interpretative da parte dell’Amministrazione onde ridurre il ricorso allo strumento dell’interpello.

Ministero dell’Interno, in arrivo i rimborsi dell’Imu erroneamente versata allo Stato

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

In arrivo, a 521 Comuni, il rimborso dell’Imu erroneamente versata all’Erario. Con comunicato del 16 maggio 2023, il ministero dell’Interno ha reso noto il pagamento ai municipi dell’importo di oltre 4 milioni di euro di rimborso delle quote Imu non dovute, erroneamente versate all’Erario. L’assegnazione delle risorse è stata disposta in attuazione al comma 725 dell’articolo 1 della legge n. 147 del 2013, il quale prevede che, a decorrere dall’anno di imposta 2012, nel caso in cui sia stata versata allo Stato, a titolo di Imu, una somma spettante al Comune, questo, anche su comunicazione del contribuente, dà notizia dell’esito dell’istruttoria al ministero dell’Economia e delle finanze e al ministero dell’Interno.

Acconto Imu 2023, doppio esonero per i coniugi residenti in due immobili diversi

di Giuseppe Debenedetto

Con la sentenza 209 del 2022 la Corte costituzionale ha riscritto la nozione di abitazione principale ai fini Imu, eliminando il riferimento al “nucleo familiare” e quindi consentendo ai coniugi aventi residenze diverse di usufruire dell’esonero dall’imposta. Va detto, inoltre, che la sentenza 209 del 2022 riguarda anche le annualità pregresse, poiché la dichiarazione di illegittimità di una norma di legge ha effetti retroattivi e rende invalida fin dall’origine quella norma, salvo il limite delle situazioni giuridiche definitive tra cui le sentenze passate in giudicato, l’atto amministrativo non più impugnabile, la prescrizione e la decadenza.

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