tributi news del 08 maggio 2023

Al via il codice ID Anpr per la circolarità dei dati anagrafici. Liti fiscali col modello prestato. Le spese processuali sono sempre dovute. L’estinzione per stralcio porta a compensazione. Somme restituite, il rimborso dev’essere pari al tributo pagato. Paletti alla esenzione dell’Imu. L’istituto religioso versa la Tasi sulla casa vacanze. Decreto Ministeriale del 4 maggio 2023.

#dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi #tommasoventre

**

Al via il codice ID Anpr per la circolarità dei dati anagrafici

di Amedeo Di Filippo

Con la circolare n. 65/2023, la Direzione centrale per i servizi demografici del ministro dell’Interno ricorda ai prefetti la pubblicazione del Dm 3 marzo 2023 con cui sono state fissate le modalità di attribuzione, da parte dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr), di un codice identificativo univoco per garantire la circolarità dei dati anagrafici e l’interoperabilità con le altre banche dati delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici

Liti fiscali col modello prestato

di Sara Armella; e Stefano Comisi

Al via la nuova prova testimoniale nel processo tributario, che prende a prestito lo schema precompilato già in uso nel processo civile, con gli adattamenti del caso. A oggi manca ancora, infatti, un modello specifico per la testimonianza scritta nel rito tributario. Tra le più importanti novità della riforma del processo tributario, previste con la legge 130/2022 e in vigore dal 16 settembre 2022, c’è l’introduzione della prova testimoniale scritta come mezzo di prova nei contenziosi con il Fisco. Uno strumento utile per i contribuenti, dato che l’istruttoria fiscale è integralmente fondata sugli elementi di prova acquisiti dalle Agenzie fiscali e dalla Guardia di Finanza, nell’esercizio dei propri poteri autoritativi di indagine.

Le spese processuali sono sempre dovute

Nel contenzioso tributario la compensazione delle spese di lite può essere disposta solo in caso di soccombenza reciproca o qualora sussistano gravi ed eccezionali ragioni che devono essere espressamente motivate. Sono le conclusioni della sentenza n. 1512/2023 della Cgt del Lazio del 20 marzo scorso. La vertenza riguarda un ricorso presentato avverso un avviso di accertamento Tasi per l’anno 2015.

L’estinzione per stralcio porta a compensazione

L’intervenuto saldo e stralcio di cartelle di pagamento per iniziativa del legislatore non può determinare, nelle relative cause estinte per cessata materia del contendere, una condanna alle spese del concessionario della riscossione poiché l’annullamento dell’atto è dipeso dalla legge e non da un vizio dello stesso imputabile alla sua attività. È il principio stabilito dalla Cgt di II grado del Lazio nella sentenza n. 4577/2022 emessa dalla sezione 14 e depositata lo scorso 21 ottobre.

Somme restituite, il rimborso dev’essere pari al tributo pagato

di Alessia Urbani Neri

Nelle ipotesi in cui siano state versate le imposte su somme percepite da un ente erogatore, ma a questi restituite successivamente in adempimento di un obbligo giuridico, il contribuente ha diritto al rimborso delle stesse nell’ammontare pari all’aliquota in concreto applicata sul reddito complessivo, su cui ha inciso l’importo poi reso. La Cgt della Puglia con la sentenza n. 3328/22/2022 (presidente e relatore Giardino), nell’interpretare l’articolo 10, comma 1, lettera d-bis del Tuir, ha definito i limiti e le condizioni di rimborso delle somme restituite al soggetto erogatore assoggettate a tassazione in anni precedenti. Tale normativa, infatti, consente la alternativa possibilità di deduzione o di rimborso delle somme percepite e assoggettate a tassazione secondo il criterio di cassa e, poi, restituite al soggetto erogatore. Deve, quindi, trattarsi di somme che siano state percepite da un ente erogatore, che siano state assoggettate a tassazione negli anni precedenti e che siano state poi rese in esecuzione di un dovere giuridico.

Paletti alla esenzione dell’Imu

di Sergio Trovato

Un ente non profit è soggetto al pagamento dell’Imu sugli immobili utilizzati per attività didattica se richiede agli studenti una retta, anche se modesta. L’imposta è dovuta anche se non vengono realizzati degli utili dallo svolgimento dell’attività. L’esenzione Imu è compatibile con il divieto di aiuti di Stato, sancito dalla normativa unionale, solo nel caso in cui gli immobili siano destinati allo svolgimento di attività non economica, svolta a titolo gratuito o dietro il versamento di un corrispettivo meramente simbolico. Secondo la Corte di giustizia europea, infatti, è attività economica qualsiasi attività che consista nell’offrire beni o servizi su un determinato mercato con prestazioni che vengono remunerate. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con l’ordinanza 9942 del 13 aprile 2023.

L’istituto religioso versa la Tasi sulla casa vacanze

Gli immobili destinati a casa vacanze, pur appartenenti a un istituto religioso, scontano comunque la Tasi laddove non venga dimostrato che, eventualmente, gli alloggi fossero adibiti esclusivamente al soggiorno di soli studenti. È quanto affermato dalla Ctr del Lazio con la sentenza n. 3542/13/2022 depositata lo scorso 3 agosto.

Decreto Ministeriale del 4 maggio 2023

E’ emanato il decreto 4 maggio 2023 del Ministero dell’economia e delle finanze di approvazione del nuovo modello di dichiarazione IMU per gli enti non commerciali (IMU ENC), delle relative istruzioni per la compilazione nonché delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica. Il nuovo modello dovrà essere utilizzato per la trasmissione esclusivamente telematica della dichiarazione IMU ENC relativa all’anno di imposta 2022 entro il termine del prossimo 30 giugno.

Check Up Gratuito

Compila il form  e saremo in grado di analizzare la tua situazione e di proporti la nostra assistenza