Ruoli, più tempo per correzioni. Cartelle della provincia, ok a notifica via pec dell’Ader. Errata notifica all’estero, ruolo ko. Esenzione Imu non retroattiva.
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Ruoli, più tempo per correzioni
Con la proroga dell’invio delle istanze per la rottamazione quater al 30 giugno più tempo anche per effettuare integrazioni o sostituzioni della domande già presentate. È infatti opportuno ricordare che, come disposto all’articolo 1 comma 237 della legge 197/2022 (legge di bilancio 2023) entro il termine di presentazione della domanda, in precedenza fissato al 30 aprile 2023, i debitori possono integrare le dichiarazioni di adesione alla definizione agevolata presentate anteriormente a tale data.
Cartelle della provincia, ok a notifica via pec dell’Ader
Legittima la notifica tramite pec dell’Agenzia delle entrate-Riscossione il cui indirizzo è presente in pubblici registri. Inoltre, per i crediti dell’agente della riscossione si applica la sospensione dei termini della prescrizione prevista durante il Covid. Così la sentenza della corte di giustizia tributaria di primo grado di Reggio Emilia n. 14/2023 del 6/2/2023.
Errata notifica all’estero, ruolo ko
Ruoli esattoriali nulli quando gli atti prodromici ad essi preposti erano stati illegittimamente notificati al contribuente avente residenza estera, contrariamente ai criteri di effettiva conoscenza previsti dalla norma fiscale. E questo errore di notifica, secondo la sentenza n.1278/2023 della sezione n. 22 della Corte di giustizia tributaria del 06/04/2023, scardina la pretesa tributaria.
Esenzione Imu non retroattiva
Gli immobili occupati abusivamente non sono soggetti al pagamento dell’imposta municipale solo dall’anno in corso. La nuova disposizione contenuta nella legge di bilancio 2023, che li esonera dal pagamento dell’Imu qualora sia stata presentata denuncia o iniziata azione penale, non ha natura interpretativa né efficacia retroattiva. L’esenzione dal pagamento è concessa solo per il futuro. Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con l’ordinanza 9957 del 13 aprile 2023, si è pronunciata per la prima volta sull’efficacia della nuova disposizione, ma ha rimesso gli atti alla Corte costituzionale per il dubbio sulla legittimità della vecchia norma laddove non prevede l’esclusione dal pagamento del tributo per gli immobili che non possono essere liberati in presenza di una denuncia agli organi preposti.