tributi news del 24 aprile 2023

Giudice fiscale professionale verso il primo maxi concorso. Avvisi di udienza al difensore. Istanze d’adesione condizionate. Online i modelli di certificazione Covid 2022, crescita delle entrate fuori dalle restituzioni allo Stato. Sui ristori Covid parola al giudice ordinario. Rifiuti, via libera ai gestori sui ruoli per riscuotere la tariffa corrispettiva.ß

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Giudice fiscale professionale verso il primo maxi concorso

di Ivan Cimmarusti

Il ministero dell’Economia lavora al bando per il primo concorso per «giudice professionale tributario», l’esecutivo ora punta ad accelerare le procedure di selezione del nuovo corpo giudicante, la vera spina dorsale della giurisdizione riformata che a regime dovrà essere composta da 576 togati – 448 per il primo grado e 128 per il secondo – che saranno affiancati dalla catena di giudici “onorari” la cui funzione cesserà col raggiungimento dell’età pensionabile.

Avvisi di udienza al difensore

di Sergio Trovato

L’avviso dell’udienza segue regole precise. Se la comunicazione della data dell’udienza è stata inviata direttamente alla parte anziché al suo difensore presso il quale ha eletto domicilio, infatti, la sentenza d’appello è illegittima e va annullata. La notifica all’indirizzo Pec dell’amministrazione pubblica non è valida e non può essere equiparata alla notifica in mani proprie. La pronuncia va annullata poiché la mancata notifica presso il domicilio eletto viola il principio del contraddittorio e il diritto di difesa, a meno che il difensore non si sia costituito nel giudizio sanando l’irregolarità della comunicazione per raggiungimento dello scopo. Questo il principio affermato dalla Corte di cassazione, con l’ordinanza 9165 del 3 aprile 2023.

Istanze d’adesione condizionate

di Benito Fuoco

In tema di accertamento con adesione, il verbale del mancato accordo non integra una situazione omogenea a quella di definitiva rinuncia all’istanza di accertamento con adesione, sicché alla stessa non può riconoscersi il valore di atto idoneo all’interruzione del termine di sospensione di novanta giorni (così come previsto dal dlgs n. 218/1997 articoli 6 e 12 connessi alla presentazione dell’istanza di accertamento con adesione). Lo ha stabilito la quinta sezione tributaria della Cassazione nell’ordinanza n. 8504/2023 del 24 marzo scorso. Ai sensi dell’art. 6, comma 2, dlgs n. 218/1997.

Online i modelli di certificazione Covid 2022, crescita delle entrate fuori dalle restituzioni allo Stato

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Cambiano i criteri di valutazione delle certificazioni Covid-19 dell’anno 2022 per l’invio alla Ragioneria generale dello stato. Nello specifico, qualora la certificazione registri maggiori entrate, quest’ultime non saranno considerate; in tal caso, quindi, la certificazione trasmessa per l’anno 2022, sarà analizzata esclusivamente con riferimento alle maggiori/minori spese. Con un comunicato del 21 aprile, la Ragioneria dello Stato annuncia che sono in linea, sull’applicativo previsto per il pareggio di bilancio nel sito web https://pareggiobilancio.rgs.mef.gov.it, i modelli di cui al decreto del ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell’interno, n. 242764 del 18 ottobre 2022, concernenti la certificazione, per l’anno 2022, della perdita di gettito connessa all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Sui ristori Covid parola al giudice ordinario

Benché siano gestiti, nella loro erogazione ovvero nel recupero, dall’Agenzia delle entrate, i contributi Covid non hanno natura tributaria, pertanto sull’eventuale opposizione al loro mancato riconoscimento ha giurisdizione il solo giudice ordinario e non la Corte di giustizia tributaria. Si tratta di quanto affermato dalla Corte di giustizia Tributaria di I grado di Milano nella sentenza n. 2717/2022, depositata in segreteria lo scorso 10 ottobre.

Rifiuti, via libera ai gestori sui ruoli per riscuotere la tariffa corrispettiva

di Pasquale Mirto

Con una risposta a un gestore, il dipartimento Finanze chiarisce le modalità di riscossione coattiva della tariffa rifiuti corrispettiva, che ha natura patrimoniale. Si tratta di una risposta importante, e condivisibile, anche considerando l’aumento dei Comuni che applicano la tariffa corrispettiva. Il gestore ha chiesto la possibilità di riscuotere tramite ruolo la tariffa corrispettiva, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 17, comma 3-bis del Dlgs 46/1999, in base al quale il ministro dell’Economia può autorizzare la riscossione coattiva mediante ruolo di specifiche tipologie di crediti delle società per azioni a partecipazione pubblica, previa valutazione della rilevanza pubblica dei crediti. Il Mef giunge alla soluzione prospettata, ma per altra via, attraverso una ricostruzione dell’evoluzione del prelievo sui rifiuti, partendo dalla Tia1, anche considerando che per la tariffa rifiuti corrispettiva, disciplinata solo dal comma 668 della legge 147/2013, nulla è precisato. Per la Tia1 invece la normativa (articolo 49 del Dlgs 22/1997) prevedeva espressamente la possibilità di riscuotere coattivamente tramite ruolo.

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