Tributi news del 18 aprile 2023

Bilanci locali al 31/5. Comuni, bilanci al 31 maggio ma è stallo sui conti locali. No alle quote vincolate all’interno del fondo di solidarietà comunale. Un Fisco sempre da bollino nero. Collaborazione tra fisco e contribuente: la fonte è la certezza del diritto.

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Bilanci locali al 31/5

B ilanci comunali e provinciali al 31 maggio in attesa di capire come finirà la trattativa tra Mef e comuni sul Fondo di solidarietà comunale. L’assenza di certezze sulle spettanze 2023 è infatti una delle concause, assieme alle difficoltà nella formulazione e conseguente approvazione dei Piani economico-finanziari del servizio rifiuti e delle relative tariffe TARI (in considerazione dell’incremento dei prezzi di materie prime e materiali) e senza dimenticare l’avvio della rinegoziazione dei mutui Cdp, alla base dell’extratime di un mese rispetto alla scadenza del 30 aprile. La proroga verrà ufficializzata oggi in Conferenza Stato-città dopo la richiesta inviata da Anci e Upi al ministro dell’interno Matteo Piantedosi.

Comuni, bilanci al 31 maggio ma è stallo sui conti locali

Sempre nella Conferenza di oggi torna sul tavolo la distribuzione del Fondo di solidarietà comunale 2023, osteggiata dai sindaci perché riserva riduzioni di fondi, anche se piccole, a circa 3.800 enti locali. E l’ordine del giorno mostra anche il provvedimento per recuperare i fondi non utilizzati dai sindaci nel 2021 per raggiungere i Lep sui servizi sociali. Si tratta del meccanismo appena censurato dalla Corte costituzionale nella sentenza 71/2023 (Sole 24 Ore di sabato), perché sanziona la mancata spesa con la restituzione delle risorse senza quindi garantire l’offerta dei servizi.

No alle quote vincolate all’interno del fondo di solidarietà comunale

La Corte costituzionale richiama il legislatore sulla necessità di adeguare alla tutela costituzionale riconosciuta all’autonomia finanziaria comunale la disciplina normativa che ha introdotto all’interno del fondo di solidarietà comunale delle specifiche componenti destinate al raggiungimento di specifici livelli essenziali e obiettivi di servizio. La questione affrontata dalla Corte, con la sentenza n. 71/2023, riguarda il giudizio di legittimità costituzionale, sollevato dalla Regione Liguria su richiesta del Consiglio autonomie locali, avverso le disposizioni della legge di bilancio 2022 (Legge 234/2021), relative a specifici incrementi del fondo di solidarietà comunale con vincolo di destinazione sulla spesa.

Un Fisco sempre da bollino nero

Rottamazione, bilanci, dichiarazioni e avvisi bonari: l’ingorgo fiscale di primavera è servito. Una serie di appuntamenti fiscali ordinari e straordinari, come le convocazioni dell’assemblee per i bilanci, la presentazione della dichiarazione iva e la trasmissione dell’istanza di rottamazione, attività rivelatasi più ostica del previsto, hanno infatti come unica scadenza il prossimo 2 maggio (essendo il 30 aprile, termine originario, domenica e 1 maggio festivo). Superata tale data poi oltre alle liquidazioni iva mensili e trimestrali da elaborare parte la campagna 730/2023 con la messa a disposizione del precompilato e l’apertura della prima finestra temporale per trasmettere i modelli.

Collaborazione tra fisco e contribuente: la fonte è la certezza del diritto

di Enrico De Mita

Una delle esigenze più avvertite dal governo proponente e dal legislatore futuro delegante fiscale è quella di dare certezza al rapporto tributario. L’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e la riduzione del carico fiscale non necessariamente sono inscindibili. È, però, coerente con lo spessore di una riforma fondamentale per il nostro ordinamento che questa unione venga preservata. Per quanto risulta evidente che l’aumento dell’efficienza può trovare immediata attuazione.La certezza del diritto tributario non è nelle mani né dell’amministrazione finanziaria né del contribuente né della loro presumibile volontà di collaborazione che, in prima battuta, assomiglia più ad un invito a sottrarsi anticipatamente, con un grado di cogenza fattuale evidente, a peggiori vicende accertative o sanzionatorie. La certezza del diritto tributario nasce dalla legge. Decisivo è normare il rapporto obbligatorio tributario nelle sue fasi genetiche, funzionali e sanzionatorie, sfruttando la riforma come momento epocale per creare i presupposti di tale collaborazione contribuente/fisco. La collaborazione, in breve, non è l’affermazione di un neostoicismo tributario, quasi che il «volente» viene guidato da una fatale adesione alla discrezionalità amministrativa e il «nolente» invece verrà necessariamente travolto da un accertamento punitivo, residuale e sussisidario. L’ottica è esattamente opposta: la riforma sarà così in grado di creare istituti chiari e saldi da rendere naturale e normale la partecipazione alla funzione impositiva di contribuente e amministrazione finanziaria.

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