Tributi news del 04 aprile 2023

Vecchi principi e nuovi criteri per un rapporto fisco-contribuente più equilibrato. Per gli enti locali ingorgo di scadenze ad aprile. Attraverso l’autotutela la controversia si può chiudere pagando meno. Le cartelle sono blindate.

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Vecchi principi e nuovi criteri per un rapporto fisco-contribuente più equilibrato

La legge delega per la riforma fiscale si propone l’obiettivo (ambizioso) di ridisegnare il rapporto fisco-contribuenti nelle varie fasi in cui tale rapporto si esplica: interlocuzioni preventive, accertamento, precontenzioso e contenzioso. In particolare, potenziando gli attuali principi “statutari”, le linee guida della delega mirano a rafforzare la motivazione degli atti impositivi, il contraddittorio preventivo e l’autotutela tributaria, a razionalizzare la disciplina degli interpelli, a generalizzare la disciplina dell’invalidità degli atti impositivi. Il tutto dovrebbe, poi, essere completato dal riconoscimento dello Statuto dei diritti del contribuente quale legge generale tributaria. Si tratta di un proposito apprezzabile: prima ancora di riscrivere le disposizioni sostanziali e di dettaglio è necessario garantire la piena parità delle armi e riformare l’interpretazione delle norme fiscali; ne va della credibilità della pretesa tributaria e dell’affidamento dei contribuenti.

Per gli enti locali ingorgo di scadenze ad aprile

Il mese di aprile si presenta ricco di scadenze per i settori finanziari e tributari degli enti locali. Entro la fine del mese, infatti, i comuni dovranno approvare sia il bilancio di previsione 2023-2025 e sia il rendiconto della gestione dell’anno 2022 e dovranno definire la manovra tariffaria e tributaria per il medesimo anno. Peraltro, entro la stessa data, nonostante la “separazione” tra bilancio e tariffe della tari operata lo scorso anno dal Dl 228/2o21, i Comuni dovranno altresì approvare le tariffe della Tari 2023. Anche gli adeguamenti dei regolamenti tributari devono effettuarsi entro il 30 aprile, compreso il recepimento nel regolamento della Tari (o tariffa) delle normative dettate dall’Arera in materia di qualità (deliberazione 15/2022).

Attraverso l’autotutela la controversia si può chiudere pagando meno

La definizione delle liti pendenti potrebbe essere più agevole e interessare più contribuenti se gli uffici annullassero parzialmente le rettifiche ritenute infondate. Uno dei problemi è la determinazione di valore della lite e importi dovuti. Per agevolare la chiusura delle liti, è importante che il contribuente chieda all’ufficio di confermare gli annullamenti fatti, formalizzando il tutto con un provvedimento di autotutela.

Le cartelle sono blindate

Le cartelle di pagamento diventano intoccabili dopo la presentazione della domanda di rottamazione. Dopo l’invio della istanza all’agenzia delle entrate riscossione (Ader) non è infatti più possibile richiedere tramite Civis sgravi totali o parziali sui carichi indicati nel modello di adesione.

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