Tributi news del 21 marzo 2023

Nella delega fiscale indicati i principi per ridurre l’incertezza. Alle Entrate nasce l’ufficio IA. Tregua fiscale il 31 marzo. Tributi locali al fotofinish. Mediazione tributaria in soffitta. Resta la mediazione per quasi 120mila liti fino a 50mila euro. Cosap, pagamento dovuto se l’area condominiale è aperta al pubblico.

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Nella delega fiscale indicati i principi per ridurre l’incertezza

Oggi non c’è una legge delega. Non c’è neppure un decreto legislativo. Nemmeno esiste alcuna nuova norma applicabile o esecutiva. Questo va detto perché è bastata l’approvazione, il 16 marzo scorso, da parte del Consiglio dei ministri, del disegno di legge delega al Governo per scatenare una ridda di reazioni come se esistesse già una norma da applicare domani e quindi da contrastare oggi. Nessuno degli attori deve mancare: né la maggioranza, limitando la sua azione, né la minoranza, rinunciando a incidere con il suo apporto. Il Parlamento sa di dover recuperare, dopo cinquant’anni, il suo ruolo fondamentale per una riforma fiscale che richiede tutte le forze disponibili. La riforma del sistema tributario rappresenta una vicenda fondamentale per l’edificazione della futura comunità nazionale.

Alle Entrate nasce l’ufficio IA

A l debutto l’Ufficio Intelligenza Artificiale presso l’Agenzia delle entrate. E per quanto riguarda i crediti fiscali al lavoro per nuovi applicativi con Sogei sulla gestione delle procedure di controllo preventivo. Il Fisco affila le armi sui controlli tecnologici più evoluti e lo fa con la direttiva 2023/74424 che modifica l’organizzazione e le attribuzioni della divisione contribuenti e della direzione centrale piccole e medie imprese. Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto M. Ruffini crea all’interno del settore analisi del rischio e ricerche per la tax compliance l’ufficio data science.

Tregua fiscale il 31 marzo

Tra scadenza dei pagamenti e verifica delle notifiche il 31 marzo è il giorno della tregua fiscale. Il prossimo 31 marzo è infatti il termine ultimo per il pagamento della prima o unica rata della sanatoria delle irregolarità formali, del ravvedimento speciale e della regolarizzazione degli omessi versamenti di rate (successive alla prima) dovute a seguito di acquiescenza, accertamenti con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale. La scadenza misurerà l’effettivo tasso di adesione, dunque la performance, delle citate misure introdotte dal governo con la legge di bilancio 2023 (legge 197/2022).

Tributi locali al fotofinish

Le violazioni commesse nell’anno 2017 devono essere accertate dagli enti locali, per i tributi di propria competenza, entro il prossimo 27 marzo in quanto il 26 cade di domenica. L’articolo 67 del Dl 18/2020, infatti, avendo disposto la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza dall’8 marzo al 31 maggio 2020, ha differito di 85 giorni l’ordinario termine del 31 dicembre del quinto anno successivo all’anno della violazione fissato dall’articolo 1, comma 161, della legge 296/2006. Pertanto, per le violazioni commesse sino al 2019, il termine per l’accertamento non cadrà il 31 dicembre del quinto anno successivo, ma il 26 marzo del sesto anno successivo. Il termine di decadenza si computa dall’anno di scadenza dell’adempimento oggetto di violazione. In caso di omessa o infedele dichiarazione, di fatto gli enti impositori guadagnano un anno essendo la dichiarazione relativa all’anno precedente.

Mediazione tributaria in soffitta

L’ abrogazione dell’istituto della mediazione tributaria è uno degli obiettivi della legge delega per la riforma fiscale. Il ddl approvato in consiglio dei ministri prevede, infatti, il conferimento al Governo della delega per procedere a una revisione della disciplina e dell’organizzazione del contenzioso tributario mediante, tra le altre, l’abrogazione dell’art. 17-bis del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546 recante l’istituto della mediazione tributaria.Come si ricorderà, tale fase fu introdotta nel sistema processuale tributario col tentativo di estendere alla materia fiscale, con i chiari limiti del caso (su tutti, l’indisponibilità del tributo), lo schema della mediazione civile, confermando la tendenza del legislatore a favorire un sistema nel quale la prospettiva di un giudizio potesse rappresentare solamente l’esito di controversie non componibili tra le parti.

Resta la mediazione per quasi 120mila liti fino a 50mila euro

Al suo posto nell’ultima formulazione spunta, invece, l’obiettivo di coordinare la nuova disciplina, contenuta proprio nella delega che amplia i margini dell’autotutela, con gli altri istituti deflattivi del contenzioso attivabili nella fase antecedente la costituzione in giudizio. Il tutto in un’ottica di «massimo contenimento dei tempi di conclusione della controversia tributaria». Il tema, dunque, di ridurre il contenzioso in ingresso e di cercare di utilizzare il più possibile le strade precedenti alla controversia per cercare una “composizione” tra Fisco e contribuente resta una priorità della delega. Del resto, i numeri parlano chiaro. Il 2022, come effetto della ripresa delle notifiche degli atti dopo la sospensione per il Covid, ha visto un’impennata dei ricorsi pervenuti presso le Corti di giustizia di primo grado: l’88% in più rispetto al 2021.

Cosap, pagamento dovuto se l’area condominiale è aperta al pubblico

Le griglie e le intercapedini del condominio non sono esonerate dal pagamento del tributo Cosap se l’area in cui sono state apposte era un area già, prima della apposizione, aperta all’uso pubblico; è quanto affermato dalla Corte di cassazione, con la sentenza n. 7210/2023.

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