tributi news del 20 marzo 2023

Delega fiscale: riforma ben strutturata! Qualche suggerimento per il “processo” tributario. Nuova vita per la riscossione: verso l’addio alla cartella di pagamento. L’agente per la riscossione risponde della prescrizione degli avvisi di accertamento. Le sanzioni tributarie cambiano pelle. Con le ristrutturazioni Imu calcolata sull’area. Diritto di (una sola) abitazione. Con le ristrutturazioni Imu calcolata sull’area. Diritto di (una sola) abitazione. Imu, pretesa legittima con presupposti certi. Rifiuti, sulla qualità domina lo standard minimo. Tari, l’inflazione di oggi si scarica sulle tariffe 2024-25.

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Delega fiscale: riforma ben strutturata! Qualche suggerimento per il “processo” tributario

Un ambiziosissimo progetto di delega per l’intera complessiva riforma del nostro sistema fiscale, necessario e imposto dal PNRR. Dal testo emerge un solido nucleo fondativo, ben strutturato tra i due capisaldi, simmetrici e complementari, dell’art. 1 e dell’art. 21, che prevedono anche una rigorosa tempistica di attuazione, con realistica previsione di completamenti adeguativi in corso d’opera. Tra questi due capisaldi si è, tuttavia, coammassata una miscellanea di velleità riformistiche, che non è facile riportare a veri e propri “principi” o “criteri direttivi” ex art. 76 Cost. Per la riforma della riscossione e del “contenzioso” (era meglio dire “processo” tributario) si avvertono lacune, ma anche proposte ben calibrate. Comunque, la via intrapresa non può che apprezzarsi nelle intenzioni e nell’ardimentoso coraggio in cui sembra la si voglia far proseguire. Anche se, realisticamente, se ne paventa l’assai arduo e difficilissimo percorso… auguri e buon lavoro!

Nuova vita per la riscossione: verso l’addio alla cartella di pagamento

La riforma del sistema della riscossione contemplata nella delega fiscale prevede il progressivo superamento dello strumento del ruolo e della cartella di pagamento per il recupero coattivo delle entrate affidate all’agente della riscossione, in modo da consentire il pronto avvio delle azioni cautelari ed esecutive, sulla base di atti già notificati dagli enti creditori, in fase prodromica all’affidamento. In tale contesto, è importante che il legislatore delegato, nel momento in cui sarà perfezionato il superamento dei ruoli e della cartella di pagamento, ribadisca la necessità dell’effettiva conoscenza degli atti da parte dei destinatari e una tempestiva risposta ai contribuenti nei casi di azioni esecutive avviate su posizioni ancora da chiarire o di cui si contesta l’esistenza o correttezza del titolo.

L’agente per la riscossione risponde della prescrizione degli avvisi di accertamento

di Ulderico Izzo

Non è esente da responsabilità il concessionario per la riscossione che omette di effettuare le notifiche degli atti tributari nel termine quinquennale di prescrizione, violando palesemente gli obblighi di legge e di contratto. La Corte dei conti, sezione giurisdizionale d’appello per la Regione siciliana, con la sentenza n. 10/2023, ha ritenuto la condotta grave e negligente.

Le sanzioni tributarie cambiano pelle

di Lorenzo Lodoli e Benedetto Santacroce

Necessario intervenire sulle sanzioni fiscali per eliminare e rimodulare i casi di evidente sproporzione rispetto alla contestazione e/o al tributo da versare. La delega fiscale prevede la revisione del sistema sanzionatorio amministrativo in materia di imposte dirette e Iva per rendere proporzionali le sanzioni attenuando il carico in capo al contribuente e allineandole agli standard di altri Paesi europei. Analoghi interventi in materia di accise e dogane.

Con le ristrutturazioni Imu calcolata sull’area

Non è sottoponibile all’Imu calcolata sulla base imponibile del fabbricato quell’immobile che sia oggetto, nel periodo d’imposta, di lavori di ristrutturazione: in tal caso, per il computo del dovuto, la base imponibile dovrà essere rappresentata dal valore dell’area edificabile. È ciò che ha stabilito la Ctr del Lazio nelle motivazioni della sentenza n. 3680/5/2022, depositata lo scorso 30 agosto.

Diritto di (una sola) abitazione

di Adelaide Caravaglios

In tema di successioni, il diritto di abitazione, riservato al coniuge superstite, è valido per un solo immobile, quello adibito a residenza familiare: non è possibile la sua estensione a dimore alternative, per quanto sfruttate in via temporanea o saltuaria. Lo hanno chiarito i giudici della seconda sezione civile della Corte di Cassazione nella sentenza numero 7128 del 2023 accogliendo il ricorso di due figli avverso la decisione di merito.

Imu, pretesa legittima con presupposti certi

Va annullato l’assoggettamento a Imu contenuto in un avviso di accertamento che non individui esattamente i presupposti della pretesa, nemmeno chiariti in giudizio dall’ufficio comunale a fronte della doppia imposizione contestata dal ricorrente. È quanto affermato nella sentenza n. 523/2022 dalla sezione 1 della Cgt di Frosinone (presidente Coletta, relatore Oricchio), in accoglimento dell’impugnazione di due avvisi di accertamento per Imu e Tari nelle cui motivazioni l’Ufficio ometteva di indicare specificamente i presupposti del preteso tributo locale.

Rifiuti, sulla qualità domina lo standard minimo

L’aumento della qualità del servizio rifiuti tramite le regole Arera resta una promessa.

Il censimento di Ref indica prima di tutto che il 77% della popolazione abita in aree dove i gestori hanno scelto lo Schema I, quello caratterizzato da obblighi minimi. Il dominio dello Schema I è quasi monopolistico a Sud, dove coinvolge il 90% dei residenti, ma è elevato anche a Nord dove si attesta al 79% mentre scende al Centro dove si ferma al 65%. Una spiegazione offerta dagli analisti di Ref individua la possibile volontà dei gestori, e soprattutto dei Comuni in un quadro ancora frammentato, di limitare gli oneri regolatori su Pef oggi già colpiti dall’inflazione.

Tari, l’inflazione di oggi si scarica sulle tariffe 2024-25

di Pasquale Mirto

Aumentano le pressioni per un aggiornamento dei costi del Pef 2023 prima dello scadere del termine di approvazione delle tariffe Tari, ad oggi fissato al 30 aprile 2023. La strada sembra tuttavia già sbarrata dalla delibera Arera n. 62 del 21 febbraio 2023, con la quale l’Autorità ha disposto l’avvio di procedimento per la definizione delle regole e delle procedure per l’aggiornamento biennale (2024-2025) delle predisposizioni tariffarie con l’aggiornamento biennale 2024-2025, e questo potrà determinare incrementi delle tariffe applicate all’utenza finale, anche superando il valore del limite alla variazione annuale delle entrate tariffarie previsto dall’articolo 4 del Mtr-2.

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