Tributi News del 15 dicembre 2022

Valida per il ricorso in Cassazione la procura alle liti con firma a parte. Aree edificabili, Imu sul valore per zone omogenee per evitare accertamenti. Le ultime pronunce dei giudici tributari in materia di Tosap/Cosap. Le antenne della telefonia su suolo disponibile non sono soggette al Cup ma a canoni liberi. Tarsu, sull’immobile sottoposto a sequestro preventivo esenzione solo se si prova l’effettiva perdita della disponibilità.

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Valida per il ricorso in Cassazione la procura alle liti con firma a parte.

Dario Ferrara

È speciale, dunque valida per proporre il ricorso per cassazione, la procura alle liti in cui la firma per autentica risulta apposta dal difensore su di un foglio distinto ma comunque unito all’atto d’impugnazione. E ciò perché l’equiparazione alla procura a margine o in calce al ricorso proviene dalla legge 141/97: pesa il principio della collocazione topografica, secondo cui è certo che il potere di rappresentanza del legale proviene dalla parte e si presume che la procura si riferisca al giudizio cui l’atto accede, a meno che non sia del tutto evidente il contrario. Senza dimenticare che la separazione della procura dall’atto sarà la regola generale quando lo strumento telematico diventerà l’unico utilizzabile anche in Cassazione. Lo stabiliscono le s.u. civili della Corte con la sentenza 36057/22 del 9 dicembre, che risolvendo una questione di massima chiude un contrasto di giurisprudenza che va avanti da un quarto di secolo

Aree edificabili, Imu sul valore per zone omogenee per evitare accertamenti.

di Giuseppe Debenedetto

Occorre poi considerare alcune particolarità. Innanzitutto, un’area è fabbricabile se utilizzabile a scopo edificatorio in base allo strumento urbanistico generale adottato dal Comune, a prescindere dall’approvazione della Regione o dall’adozione di strumenti attuativi (articolo 36, comma 2, Dl 223/2006 conv. con legge 248/2006, passato indenne al vaglio della Consulta).Tuttavia manca un allineamento tra i vecchi strumenti di programmazione territoriale (Prg) e le nuove forme di pianificazione previste dalla regioni, che in alcuni casi hanno tre livelli di pianificazione. Al riguardo la giurisprudenza ha chiarito che la natura di area edificabile si configura per il solo fatto di rientrare nel primo livello di pianificazione regionale (Cassazione n. 2109/2017 e n. 22477/2022).

Le ultime pronunce dei giudici tributari in materia di Tosap/Cosap.

di Carmelo Battaglia

La Sezione ha ricordato che, in tema di tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP), l’esenzione prevista per lo Stato e per gli altri enti pubblici dall’art. art. 49, comma 1, lett. a), del D.lgs. n. 507/1993, postula che l’occupazione, quale presupposto del tributo, sia ascrivibile al soggetto esente, sicché, nel caso di occupazione di spazi rientranti nel demanio o nel patrimonio indisponibile dello Stato da parte di una società concessionaria per la realizzazione e la gestione di un’opera pubblica (nella specie, un tratto di rete autostradale inclusiva di un viadotto sopraelevato), alla stessa non spetta l’esenzione, in quanto è questa ad eseguire la costruzione dell’opera e la sua gestione economica e funzionale, a nulla rilevando che l’opera sia di proprietà dello Stato, al quale ritornerà la gestione al termine della concessione. Riferimenti giurisprudenziali Corte Suprema di Cassazione, n. 11886/2017.

Il Collegio ha precisato che, per le aree destinate a parcheggio, è indebita ogni sovrapposizione tra la Tosap e la Tari, affermando che la mera occupazione o detenzione di un qualsivoglia spazio non sarebbe di per sé sufficiente a giustificare un tributo, se non accompagnata da elementi specificativi del vantaggio economicamente apprezzabile che ciò arreca, anche in relazione alle caratteristiche dello spazio occupato. In tal senso, la disciplina di Tosap e Tari muove dal presupposto di una relazione di fatto tra il soggetto passivo e un bene immobile (aeree scoperte, locali, strade, piazze), ma con differenti caratteristiche, poiché nel caso della Tosap rileva l’occupazione di un spazio del demanio o del patrimonio indisponibile dell’ente locale, anche sine titulo, e nel caso della Tari rileva, invece, l’occupazione o la detenzione di locali ed aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti.

Le antenne della telefonia su suolo disponibile non sono soggette al Cup ma a canoni liberi.

di Pasquale Mirto

Ifel, con la nota del 12 dicembre, fornisce interessanti chiarimenti in merito al regime da applicare per le antenne di telefonia mobile che insistono su suoli comunali iscritti nel patrimonio disponibile dell’ente. Per queste si renderebbe applicabile il canone di locazione convenzionalmente contrattato e non il Cup pari ad 800 euro.

Tarsu, sull’immobile sottoposto a sequestro preventivo esenzione solo se si prova l’effettiva perdita della disponibilità.

di Cosimo Brigida

L’immobile sottoposto a sequestro preventivo non dà diritto all’esenzione dalla Tarsu se non si prova l’effettiva perdita della disponibilità dell’immobile stesso. A stabilirlo è la Corte di cassazione con l’ordinanza n. 35029/2022 secondo cui il sequestro preventivo di cui all’articolo 321 del codice di procedura penale ha come unica finalità quella di limitare la libera disponibilità del bene al fine di evitare l’aggravarsi o il protrarsi di reati già commessi o la commissione di altri reati, ma non comporta necessariamente la perdita immediata della facoltà di continuare a occupare o detenere il bene oggetto dello stesso e, pertanto, la riduzione o l’esenzione del tributo sui rifiuti.

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