tributi news del 19 ottobre 2022

Tasse e multe, il nuovo Governo studia un’altra rottamazione. Intelligenza artificiale per il Fisco. Debutto delle nuove corti tributarie nelle avvertenze delle cartelle. Contributo unificato lievitato. Tari, tutti i magazzini nel ciclo produttivo. La procedura di riscossione coattiva dei canoni idrici.

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Tasse e multe, il nuovo Governo studia un’altra rottamazione

di Marco Mobili e Giovanni Parente

C’è un’altra emergenza oltre a quella delle bollette che il nuovo Governo si troverà ad affrontare appena insediato. Uno dei capitoli caldi dell’autunno rischia di essere rappresentato dalle cartelle esattoriali per tasse, multe e contributi. Dopo il lungo stop a causa del Covid, l’invio sia delle cartelle che degli avvisi di intimazione a pagare è ripreso da settembre dello scorso anno ma ora l’onda lunga rischia di determinare un corto circuito con i rincari che famiglie e imprese si trovano ad affrontare. Il dossier è già stato aperto dalla nuova maggioranza, che aveva inserito una nuova pace fiscale tra i punti fondanti del programma di governo. si profila l’ipotesi di concedere la pace fiscale (segnando una profonda differenza rispetto al recente passato) ai carichi affidati alla riscossione fino al 30 giugno 2022. In sostanza, in questo modo si allargherebbe il raggio d’azione sia alle cartelle inviate ante Covid sia a quelle successive, arrivando ad abbracciare i debiti con il Fisco emersi anche ora con la crisi energetica.

Intelligenza artificiale per il Fisco

di Andrea Bongi

Intelligenza artificiale anche per la compliance fiscale. Dall’incrocio delle banche dati dell’anagrafe tributaria attraverso gli algoritmi, liste selettive anche per incentivare l’adempimento dei contribuenti agli obblighi tributari. Non solo contrasto all’evasione, dunque, dalle attività informatizzate di analisi del rischio e selezione delle posizioni ai sensi della legge n.160/2019 (legge di bilancio 2020).

Debutto delle nuove corti tributarie nelle avvertenze delle cartelle

di Giulia Sirtoli

Arrivano nelle avvertenze delle cartelle i nuovi nomi delle corti tributarie. I ruoli si aggiornano, dunque con le nuove denominazioni post riforma processo tributario e con i riferimenti ai canali telematici. In questo senso ha disposto l’Agenzia delle entrate con il provvedimento datato 17 ottobre. Prosegue così l’attuazione formale della riforma contenuta nella legge 130/2022, entrata in vigore il 16 settembre scorso, con specifico riferimento alla variata nomenclatura degli organi giurisdizionali tributari.

Contributo unificato lievitato

di Ivano Tarquini e Riccardo Trovato

I ricorsi cumulativi pagano il contributo unificato tributario per ogni atto impugnato . Così se un contribuente riceve un’intimazione di pagamento composto da più cartelle, il calcolo del contributo deve essere corrisposto per ogni singola cartella esattoriale contenuta nell’intimazione. Questo è il pensiero dell’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione n.29998 del 13/10/2022 che ripercorre anche la giurisprudenza costituzionale sul punto, sposando una tesi più sfavorevole e gravosa al contribuente che volesse adire alla giurisdizione tributaria. Precisa il Collegio supremo, alla richiesta del contribuente, che: «Non può essere accolto nemmeno il quarto ed ultimo motivo di impugnazione, con il quale i ricorrenti hanno contestato (…) che il valore della causa, ai fini del pagamento del contributo.

Tari, tutti i magazzini nel ciclo produttivo

Giorgio Ambrosoli

I magazzini di stoccaggio, sia quelli utilizzati per le materie prime e le scorte, sia quelli per i prodotti finiti, nonché le aree strettamente collegate funzionalmente all’attività imprenditoriale, devono essere considerate superfici strettamente connesse al “ciclo produttivo”, con riconoscimento di produzione di rifiuti solo industriali. Lo afferma la recente sentenza del Tar Veneto n. 01504/2022 pubblicata lo scorso 6 ottobre.

La procedura di riscossione coattiva dei canoni idrici

di Massimo Migliorisi

cercando di trovare un collegamento tra il provvedimento normativo del 2019 e il provvedimento regolatorio di Arera, si potrebbe concludere che in caso di mancato pagamento delle fatture relative alla riscossione dei canoni idrici, il soggetto attivo, se rientrante tra quelli indicati nel comma 792, dovrà procedere prima con la notifica di un sollecito bonario e poi con la costituzione in mora, in caso di perdurante inadempimento. L’atto, però, in quanto finalizzato alla riscossione coattiva dell’entrata, dovrà contenere non solo tutti gli elementi previsti dall’articolo 4 della delibera Arera , ma dovrà evidenziare l’esecutività del titolo e la sua idoneità a attivare le procedure esecutive e cautelari, in modo da avere la copertura normativa alle azioni di recupero.

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