tributi news del 17 ottobre 2022

Imu, lo stop della Consulta annulla solo i ricorsi pendenti. Esenzione Imu, si apre la corsa ai rimborsi. Imu dei coniugi, tre strade per il rimborso parziale della quota 2022. Comuni ed Entrate, nuovo patto. Al difensore le notifiche via Pec. La cartella con sanzioni si prescrive in 5 anni. Notifica nulla, si può rimediare. Nulla l’ipoteca senza comunicazione ad hoc. Ricorsi per cassazione solo con atti trascritti.

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Imu, lo stop della Consulta annulla solo i ricorsi pendenti

di Pasquale Mirto

Per il passato i comuni dovranno gestire le situazioni più disparate , soprattutto quelli che sulla scorta del consolidarsi della giurisprudenza di legittimità hanno iniziato campagne di recupero a tappetto. Gli accertamenti definitivi, in quanto non impugnati nei termini, sono intangibili. Un’eventuale richiesta di annullamento in autotutela proposta dal contribuente non garantisce alcun effetto. Il rigetto della stessa non può essere impugnato. Né il Comune è obbligato all’annullamento per effetto della sopravvenuta dichiarazione di incostituzionalità, sebbene rimanga il potere discrezionale di disporre comunque l’annullamento, senza incorrere in alcuna responsabilità. Per i ricorsi pendenti, il Comune dovrebbe annullare i propri atti e chiedere l’estinzione del giudizio con compensazione delle spese, giustificata dalla sopravvenuta dichiarazione di incostituzionalità. I contribuenti che hanno corrisposto l’IMU, adeguandosi volontariamente alla giurisprudenza di legittimità, hanno i canonici 5 anni di tempo (dalla data del versamento) per presentare l’istanza di rimborso.

Esenzione Imu, si apre la corsa ai rimborsi

Nuove prospettive si intravedono anche per quei contenziosi, tipicamente pluriennali, che invece sono già passati in giudicato limitatamente ad una o più annualità, per i quali sembravano non esserci più speranze anche in ragione del giudicato esistente tra le stesse parti. L’autonomia dei periodi di imposta non impedisce, in materia tributaria, che il giudicato relativo ad un’annualità faccia stato anche per gli altri periodi di imposta quando ci si trova dinanzi ad una fattispecie che abbia elementi costitutivi di carattere duraturo. All’esito della sentenza saranno chiamati ad analizzare, caso per caso, le diverse istanze di rimborso che perverranno. Tale verifica, effettuata ex post, non potrà che essere gravosa per gli enti, dovendosi basare sul riscontro di elementi fattuali tipici ben specifici quali, a titolo esemplificativo, il riscontro con i dati relativi alla somministrazione dell’energia elettrica, dei servizi idrici e del gas relativi agli immobili ubicati nel proprio territorio.Per gli enti locali si pone la questione sulle spese di giudizio.

Imu dei coniugi, tre strade per il rimborso parziale della quota 2022

di Luigi Lovecchio

Di fatto questa disposizione di legge è stata utilizzata dai contribuenti per pagare l’acconto Imu 2022, in scadenza al 16 giugno scorso. Ne deriva che i soggetti che si trovavano nelle suddette condizioni di fatto – coniugi con residenza sdoppiata in due immobili diversi – hanno verosimilmente considerato soggetta a imposta una delle due case di abitazione, pagando il relativo ammontare. Alla luce della pronuncia della Consulta il pagamento non era però dovuto, a condizione – vale ribadire – che in entrambe le case ciascuno dei possessori possa dimostrare di avere non solo la residenza ma anche la dimora abituale. In sostanza, come evidenziato dalla stessa Corte costituzionale, la previsione di esonero, pur allargata dopo la sentenza in esame, non può mai essere applicata alle seconde case o case di vacanza. Allo scopo, sarà utile conservare copia delle bollette riferite ai consumi effettuati nell’abitazione principale.

Comuni ed Entrate, nuovo patto

Agenzia delle entrate, Guardia di finanza, Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) e Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (Ifel) ancora insieme per contrastare l’evasione fiscale attraverso la partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento erariale. Il protocollo già sottoscritto negli anni passati è stato rinnovato,ieri, per dare una nuova spinta all’azione, lo riporta Fisco Oggi la rivista telematica dell’Agenzia delle entrate. I quattro enti si impegnano, ognuno per il proprio ambito di competenza, a fornire strumenti tecnici e a promuovere conoscenze in grado di favorire lo sviluppo qualitativo della partecipazione dei Comuni all’attività di recupero dell’evasione dei tributi statali.

Al difensore le notifiche via Pec

di Dario Ferrara

Devono essere sempre effettuate via Pec le notifiche al difensore, anche se l’indirizzo di posta elettronica certificata non risulta indicato negli atti. Con l’introduzione del domicilio digitale, infatti, l’avvocato non è più tenuto a riportare il suo account, che ha comunicato all’Ordine di appartenenza: il datore è presente nel Reginde, il registro gestito dal ministero della Giustizia, e chiunque può conoscerlo consultando IniPec, l’indice nazionale degli indirizzi di mail certificata. Nulla, dunque, la notifica eseguita in cancelleria anche se il destinatario non ha eletto domicilio nel Comune dove ha sede l’ufficio giudiziario presso il quale pende la lite. È quanto emerge dall’ordinanza numero 27183 del 2022, pubblicata dalla Corte di cassazione civile.

La cartella con sanzioni si prescrive in 5 anni

Deve considerarsi prescritta, ai sensi dell’art. 20 del dlgs n. 472/1997, la cartella di pagamento che porti in riscossione soltanto importi a titolo di sanzioni, le quali secondo la norma citata si prescrivono nel termine di cinque anni. È quanto affermato nella sentenza n. 1703/10/2022 emessa dalla Ctr del Lazio e depositata lo scorso 12 aprile.

Notifica nulla, si può rimediare

La notifica di un atto tributario presso la sede secondaria di una società non è inesistente, ma nulla. L’irregolarità, però, può essere sanata per raggiungimento dello scopo se il contribuente propone ricorso innanzi al giudice tributario. Le ipotesi di inesistenza sono eccezionali e possono essere rilevate solo nel caso in cui l’atto sia stato notificato in un luogo o a una persona che non ha alcun rapporto con il destinatario. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con l’ordinanza 29008 del 6 ottobre 2022.

Nulla l’ipoteca senza comunicazione ad hoc

È nulla l’iscrizione di ipoteca, di cui pur sia informato il contribuente, senza che a questi sia preventivamente inoltrata la necessaria precedente comunicazione che, prevista dall’art. 77 dpr n. 602/73, renda nota allo stesso l’intenzione del concessionario di procedere alla misura e la concessione del termine di 30 giorni per poter presentare memorie difensive. Si tratta dei noti canoni ripresi dalla Ctr del Lazio nella sentenza n. 3221/2022 emessa dalla sezione 17 e depositata lo scorso 12 luglio.

Ricorsi per cassazione solo con atti trascritti

In tema di ricorso per cassazione sulla rituale notifica di una cartella di pagamento devono essere integralmente trascritti gli atti relativi al procedimento notificatorio, pena l’inammissibilità del ricorso. Lo ha stabilito la sezione quinta della Cassazione nell’ordinanza n. 21791/2022 dello scorso 11 luglio.

Ruralità, ai fini Imu basta l’annotazione

La sussistenza dei requisiti di ruralità di un fabbricato per il quale si invochi l’esenzione Imu può essere fondata anche su apposita tempestiva annotazione dichiarativa presentata all’Agenzia del Territorio con la quale si attestino quei presupposti e caratteristiche dell’immobile, a prescindere da successivi e, talvolta tardivi, accatastamenti di esso come fabbricato rurale. È quanto ha rilevato la Ctr del Lazio con la sentenza n. 2793/09/2022, depositata lo scorso 15 giugno.

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